Sanremo, ciclone Virginia Raffaele sul Festival. Il fotoracconto della terza serata
09/02/2018
È Virginia Raffaele la sorpresa della terza serata di Sanremo: l'attrice entra dalla platea nei panni di se stessa e stropiccia il perfezionista Claudio Baglioni. Il festival conferma gli ascolti (terza serata ancora al top con 10 milioni 825 mila spettatori in media e il 51.60% di share) recupera in gara Ermal Meta e Fabrizio Moro, “assolti” dal sospetto di aver violato il regolamento, e decolla sull'emozione di Poster, nel duetto con i Negramaro. James Taylor illumina la scena con Giorgia, Gino Paoli e Danilo Rea celebrano Bindi e De Andrè, mentre Michelle, acconciatura vintage e abito rosa tempestato di paillettes, anima un flash mob musicale dedicato alle donne. Sul palco arriva Virginia, e del 'dittatore artisticò in pochi minuti non c'è più traccia: la comica spettina Baglioni, lo chiama “sex symbol”, acclamato dalle signore («quest'anno ci sono più milf all'Ariston che alle terme di Saturnia»), lo sbeffeggia definendolo «lo zio di Gianluca Vacchi», che ha portato al festival «la sua prima fidanzatina, quella che balla con Lo Stato Sociale». Appena un cenno ai politici («sai che ce n'è uno in platea, finalmente è venuto, dopo tre anni che conduceva un uomo di colore», scherza alludendo a Salvini, atteso venerdì, e a Conti), poi l'attrice imita Michelle Hunziker e Ornella Vanoni, contagia Baglioni che le fa il verso a sua volta proponendo la parodia di Belen Rodriguez. I Negramaro meritano la standing ovation dell'Ariston: dopo aver cantato Mentre tutto scorre e La prima volta, Giuliano Sangiorgi regala un brivido con Poster, in un arrangiamento inedito. James Taylor ha scelto il Rigoletto per la sua esibizione all'Ariston: La donna è mobile, voce e chitarra, è il suo omaggio alla musica italiana. Dopo la hit Fire and Rain, la chiusura con Giorgia è nel segno della classe assoluta con You’ve got a friend. La storia della canzone d'autore si prende il palco quando Baglioni, Paoli e Rea rendono un gigantesco e commovente tributo a Fabrizio de Andrè e Umberto Bindi