Qualcuno si prepara alla canonizzazione dei due Papi pregando in piazza San Pietro sino a tarda sera, ma c’è anche chi sceglie percorsi meno convenzionali per alimentare la propria spiritualità. «Abbiamo scelto di portare i nostri figli a vedere Jesus Christ Superstar - spiegano di Roberto e Annalisa di Piossasco, vicino a Torino - perché per noi, da fidanzati, è stata l’occasione per approfondire la passione di Cristo. Ci siamo riavvicinati alla fede attraverso questo musical, per noi è molto importante».
La moderna rivisitazione messa in scena al Sistina da Massimo Romeo Piparo è veramente un crescere all’interno di un percorso spirituale. Il contesto hippie rimane sullo sfondo, senza nostalgie, ed emerge l’intensità emotiva dei personaggi che raccontano la passione, morte e risurrezione di Cristo, impersonato da Ted Neeley, il Gesù “originale” del celebre film di Norman Jewison. La performance artistica, molto più di un remake, è punteggiata da frasi di vangelo che appaiono sul fondale e aiutano lo spettatore a collegare le scene del musical con la Sacra Scrittura.