Cracovia, Polonia
La santità di Karol Wojtyla è una scintilla diventata fuoco. Che sta girando in tutta la Polonia. Palazzi del potere inclusi. Tutto cominciò nel dicembre 2003, in Vaticano: Giovanni Paolo II benedisse un lume destinato al santuario di Lagiewniki, a Cracovia, in cui visse suor Faustina Kowalska. Da allora, nel cuore mistico della Polonia cristiana c’è una lampada sempre accesa di fronte al quadro di Gesù Misericordioso. E proprio lampade con foto di Gesù Misericordioso, della santa suor Faustina e dell’ormai santo Giovanni Paolo II stanno raggiungendo gli angoli più sperduti del Paese.
Il primo a riceverne una, dalle mani del cardinale Stanislaw Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, è stato il presidente della Repubblica, Bronislaw Komorowski, il 30 marzo 2014. Dopo, hanno ricevuto il “fuoco della Misericordia” le massime autorità religiose e civili. Una lunga serie di “scintille” il cui scopo è quello di unire la nazione polacca attorno al “suo” Papa nel giorno della canonizzazione e poi, come esortava lo stesso Giovanni Paolo II durante la consacrazione del nuovo santuario di Lagiewniki, nel 2002, di «trasmettere al mondo il fuoco della Misericordia». Non a caso, domenica 27 aprile una lampada brillerà anche a Roma, sull’altare allestito in piazza San Pietro.
La casa natale di Karol Wojtyla a Wadowice, non lontano da Cracovia, oggi divenuta museo.
«Non abbiate paura di essere santi». Questo è il motto dei preparativi per la canonizzazione. È quasi impossibile dire quanti eventi siano stati organizzati a Cracovia. Una cosa è certa. Tutti sono coinvolti: sacerdoti, religiosi, artisti. Perfino i calciatori. Qualche esempio? La
sera di sabato 26 aprile, giusto alla vigilia della canonizzazione, nel
santuario di Lagiewniki, c’è un grande concerto intitolato I colori
della Misericordia. Partecipano i migliori musicisti polacchi. Il
principale canale televisivo garantisce la diretta. Terminato il
concerto, alle 21,30 comincia una veglia di preghiera destinata a durare
tutta la notte. Dalle 10 di domenica 27 aprile i fedeli possono
assistere alla solenne concelebrazione eucaristica della canonizzazione
seguendola sul grande teleschermo.
La prima Messa di ringraziamento è programmata subito dopo, per
l’esattezza alle 12.30. Alle 19, invece, sempre a Lagiewniki, i
musicisti dell’Opera di Cracovia eseguiranno la Messa di Incoronazione
di Mozart. Prima e dopo la canonizzazione, sono stati organizzati
numerosi altri eventi basati (anche) sulle poesie e sugli altri scritti
di Karol Wojtyla. Anche il mondo del calcio è mobilitato. Martedì 29
aprile, nello stadio adiacente al grande prato di Blonie, dove durante
ogni viaggio in Polonia il Papa celebrava la Messa e pronunciava i suoi
discorsi più accorati, la squadra per cui tifava Giovanni Paolo II, il Ks Cracovia, giocherà una partita amichevole. Il ricavato andrà in beneficenza.
Wanda Poltawska, infine,l’amica di Giovanni Paolo II, guarita
miracolosamente dal cancro nel 1962,grazie all’intercessione di padre
Pio sollecitato proprio da Wojtyla, ha scritto una lettera aperta ai
medici polacchi.Chiede loro una pubblica professione di fede. «Come
ripeteva Giovanni Paolo II, i medici influiscono sull’opinione
pubblica». Finora, all’appello della dottoressa Poltawska, hanno
risposto positivamente circa mille dottori. Una pergamena con le
dichiarazioni firmate sarà presentata in piazza San Pietro apapa
Francesco il 27 aprile.