floribeth Mora Dìaz (Reuters).
"Intercedi presso Dio perché non voglio morire, e aiutami a guarire". L’accorata invocazione della costaricana Floribeth Mora Díaz giunse al culmine di due settimane di passione, rientrando a casa in condizioni estremamente a rischio dopo che in ospedale non avevano potuto curarle la rottura di un aneurisma che le aveva causato una grave emorragia cerebrale. "All’interno del suo cranio c’è una bomba a tempo", le aveva spiegato il medico.
In Costa Rica era l’alba del primo maggio 2011 e contemporaneamente a Roma, in piazza San Pietro, si stava celebrando la beatificazione di Giovanni Paolo II, che Floribeth stava guardando in diretta.
A fianco del televisore aveva posto un inserto del quotidiano La Nación, che in copertina riportava proprio la fotografia di papa Wojtyla nel giorno dell’elezione al pontificato.
Terminata la cerimonia, Floribeth si era addormentata. Al risveglio, è il suo toccante racconto, «ho rivolto lo sguardo sull’immagine e mi sono fatta un segno di croce. D’improvviso, con mia grande sorpresa, mentre continuavo a fissarne il volto, sentii nel cuore come la sua voce, che mi diceva: “Alzati, non avere paura!”. Rimasi attonita ed ebbi la sensazione che le sue mani, così come sono riportate nella fotografia, si alzassero dal basso verso l’alto, per sollecitarmi ad alzarmi».
Da quel momento Floribeth non ha più avuto alcun disturbo. Un’immediata visita neurologica e due risonanze magnetiche eseguite l’11 novembre 2011 e il 16 maggio 2012 hanno mostrato la completa scomparsa spontanea dell’aneurisma, con ricostituzione di un albero vascolare normale.
Presso la Congregazione delle cause dei santi, la Consulta medica ha accertato l’inspiegabilità scientifica della guarigione della donna costaricana e il Congresso dei teologi ha riconosciuto l’intercessione di Karol Wojtyla nel prodigioso evento della guarigione di Floribeth Mora Díaz. E così la firma di papa Francesco sul decreto del miracolo, lo scorso 5 luglio, ha dato il via libera alla canonizzazione del 27 aprile del Papa polacco.