Helena Rizzo con il marito Daniel Redondo.
San Paolo,
nostro servizio
Italia e Brasile applauditi dal Regno Unito di Sua Maestà. Per noi, una specie di bis. Un bis gustoso. Guadagnato ai fornelli. La gastronomia verde-oro è sugli scudi nell’anno dei Mondiali grazie ad Helena Rizzo, trentacinquenne ex modella di origini italiane ma, soprattutto, la migliore cuoca del pianeta secondo la rivista inglese The Restaurant che meno di un mese fa l’ha insignita a Londra del prestigioso titolo “Veuve Clicquot Best Female Chef” promuovendo il suo Maní, noto locale di San Paolo, come trentaseiesimo miglior ristorante al mondo.
Un premio meritato ed un consiglio a gli italiani che trascorreranno almeno un giorno a San Paolo durante il mese dei Mondiali, desiderosi di provare il suo menu degustazione: prima prenotate sul sito manimanioca.com.br perché altrimenti rischiate di non trovar posto a tavola. Certo, non aspettatevi una cucina italiana perché è dalle spiagge isolate di Bahia e dalla natura rigogliosa di Amazzonia e Pantanal che la Rizzo trae le materie prime per i suoi piatti. “Adoro usare jatupicaba, pitangas e cajus, la nostra frutta tipica e poi tante varianti di patate dolci, manioca, araruta e anche alcune piante alimentari non convenzionali”.
Helena Rizzo con il marito, Daniel Redondo.
Lei, nonostante il premio, non si sente una star.
“Sono molto felice ma penso che il merito sia di tutti quelli che
lavorano qui, non solo mio”, spiega Helena che quest’anno ha strappato
l’Oscar di miglior cuoca a Nadia Santini del ristorante “Dal Pescatore”
di Canneto sull’Oglio, in provincia di Mantova. Ma la brasiliana non
crede alla rivalità in cucina e spesso scambia idee con Francisco
Ansiliero, vecchia conoscenza di Slow Food, esperto chef di origini
venete che con il suo delizioso ristorante Dom Francisco rappresenta il
top della cucina in quel di Brasilia. “Non si finisce mai d’imparare”,
spiega Helena alla quale non piace avere “una verità unica in cucina” ma
preferisce “muoversi in mezzo a idee diverse. Ecco, il mio modo di
cucinare si basa su questa filosofia”.
Da ragazza per imparare il mestiere Helena, che oltre alle origini ha
anche il passaporto italiano, è andata prima da Marco Talamini al
ristorante “La Torre” di Spilimbergo, poi al Sadler di Milano, infine in
Spagna, dove ha conosciuto lo chef Daniel Redondo, oggi suo marito, che la affianca nell’avventura del Maní.