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A favore/Troppo facile prendersela solo con lui

25/06/2014 

«Forse, come dite voi, non sono Italiano. Gli africani non scaricherebbero mai un loro "fratello". MAI. In questo noi negri, come ci chiamate voi, siamo anni luce avanti. VERGOGNA non è chi può sbagliare un gol o correre di meno o di più. VERGOGNOSE SONO QUESTE COSE. Italiani veri! Vero. Cercate un’altra scusa perché Mario Balotelli ha la coscienza a posto ed è pronto ad andare avanti più forte di prima e con la testa alta. Fiero di aver dato tutto per il Suo paese». Firmato: Mario Balotelli, il giorno dopo la sconfitta dell'Italia contro l'Uruguay.

D’accordo, i toni non sono proprio diplomatici. Anzi. E visto il personaggio non c’è da meravigliarsi. Ma, nella sostanza, Mario Balotelli ha ragione. Troppo comodo farne il capro espiatorio unico di un fallimento che ha molti padri e affonda le sue radici lontano. Troppo comodo scaricarne tutto il peso su un attaccante che, ricordiamolo, nel nulla assoluto che è stata la spedizione azzurra in Brasile, è l’unico degli attaccanti che fatto qualcosa: cha segnato (contro l’Inghilterra), ha creato azioni da gol (contro il Costa Rica) prima del black out totale di tutti – tutti – con l’Uruguay.

Non è stato all’altezza, certo. Ma chi lo è stato? Gettare su un solo uomo l’intera responsabilità di un fallimento strutturale e collettivo, dai vertici federali al ct Prandelli fino ai giocatori scesi in campo, è non solo profondamente ingeneroso ma anche sbagliato perché non aiuta a ripartire in futuro. Cioè, subito, visto che fra due mesi iniziano le qualificazioni per gli Europei. Balotelli ha deluso, certo, ma non è stato l’unico.

Molto più gravi le dichiarazioni di Buffon che ha accusato i «giovani» di non tirare la carretta come la vecchia guardia portando in piazza, nella maniera peggiore, uno dei problemi principali di questa Nazionale, ossia il mancato assemblaggio fra vecchi e giovani. Molto più gravi di quelle di Balotelli le dichiarazioni di De Rossi che ha  detto che «noi veterani incarniamo lo spirito giusto e ci mettiamo sempre la faccia, chi non si sente di metterci lo stesso impegno e non ha la stessa passione, lo dica e rimanga a casa». Troppo facile e ingeneroso far diventare Balotelli il capro espiatorio di tutto. Se è così, allora io sto con Balotelli.

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