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martedì 25 marzo 2025
 
La nazionale del Papa
 

La "nazionale" del Papa in campo per la pace

27/08/2014  Circa 50 calciatori, campioni di ieri e oggi, di varie fedi e nazionalità, hanno accolto l'invito di Bergoglio di giocare la Partita Interreligiosa per la Pace. Appuntamento lunedì 1° settembre all'Olimpico. Dove potrebbe collegarsi anche il Pontefice

Un appello per la pace un po’ particolare di fronte a uno scenario mondiale definito senza giri di parole da “terza guerra mondiale”. A lanciarlo, ancora una volta, è papa Francesco. Stavolta però si tratta di una partita di calcio, un match interreligioso al quale parteciperanno diversi calciatori di varie nazionalità e fedi.

L’iniziativa voluta proprio da Bergoglio è stata affidata a Scholas Occurrentes e alla Fondazione P.U.P.I. di Javier Zanetti. L’incasso della Partita Interreligiosa per la Pace servirà a finanziare il progetto “Un’Alternativa di Vita” promosso dalle due associazioni e che offrirà a migliaia di bambini e ragazzi di Buenos Aires un sostegno concreto per la loro crescita.

Appuntamento lunedì 1° settembre allo Stadio Olimpico di Roma. «La pace nel mondo è una delle cose che preoccupano di più papa Francesco», ha detto l'argentino Javier Zanetti al quale il Pontefice ha chiesto di organizzare l'evento. «È stato un onore coinvolgere per questo tanti colleghi e tanti amici». Sono già una cinquantina i calciatori che hanno dato la loro adesione e che scenderanno in campo capitanati dallo stesso Zanetti e da Gianluigi Buffon. Ma c'è anche chi ha declinato l'invito. È il calciatore egiziano Al Ahly Mohamed Abou Treika. Non vuole fare “squadra” con israeliani, vista l'annunciata presenza di Yossi Benayoun. «È lui ad auto-escludersi da questo grande evento», ha commentato mons. Guillermo Karcher, Officiale della Segreteria di Stato e cerimoniere pontificio alla presentazione, lunedì in Vaticano, dell’evento.

Moltissime le adesioni: da Andrea Pirlo a Ezequiel Lavezzi, da Lionel Messi a Pippo Inzaghi, da Andrey Shevchenko a David Trezeguet. Giocatori cattolici, ebrei e musulmani saranno allo stadio per dimostrare che la pace, nonostante quello che sta accadendo in varie parti del mondo, è possibile. E anche per dare un sostegno economico a due fondazioni, Scholas e Pupi, molto care a Francesco e attive nell'educazione dei ragazzi. E il Papa come parteciperà all'evento? «Vedrà i calciatori nel pomeriggio», riferisce mons. Karcher. L'incontro si terrà alle 16, lunedì prossimo, nell'aula Paolo VI. Il Papa non andrà all'Olimpico né vedrà la partita in televisione. «Ma non vede mai la tv», fa sapere il monsignore argentino. È immaginabile un collegamento con l'Olimpico prima della partita? «Vediamo», ha detto mons. Karcher, «sappiamo che il Santo Padre è molto creativo».
In ogni caso questa per il Papa è «un'ulteriore scommessa per la pace», ha detto ancora Karcher riferendo che Francesco si è detto «grato» per le adesioni riscontrate.

«Non è una partita di calcio come le altre», avverte Andres de La Fuente, presidente della fondazione per i bambini creata tredici anni fa da Zanetti e dalla moglie Paula. I calciatori che partecipano all'evento sono chiamati a sottoscrivere un “manifesto” in cui si impegnano a promuovere il messaggio di fratellanza, al di là di ogni razza, nazionalità, credo religioso.

La partita - che vedrà anche un momento di spettacolo con le canzoni di Tini Stoessel (Violetta) e di Nek - verrà trasmessa dalla Rai e in mondovisione. «Con tanti campioni in campo e con questo messaggio di Papa Francesco, la Rai, il servizio pubblico, non poteva non esserci», ha detto la presidente Anna Maria Tarantola. L'evento registra anche l'adesione della Fao: «Prevenire e risolvere i conflitti - dice il direttore generale Josè Graziano da Silva - è fondamentale per sradicare la fame in un pianeta in cui 840 milioni di persone non hanno cibo a sufficienza».

Tra gli obiettivi del match la beneficenza per i progetti promossi dalle due fondazioni argentine: oltre agli incassi degli spettatori allo stadio, sarà possibile anche fare piccole donazioni con un sms al 45593. Due sponsor - Fiat e Pirelli - metteranno invece all'asta due loro prodotti esclusivi. La prima un'auto autografata dai calciatori, la seconda uno pneumatico già firmato da tutti i piloti di Formula 1.

Per info e acquisto biglietti: http://www.matchforpeace.org/ticketing?lang=it


I PROTAGONISTI
Il neo tecnico della nazionale argentina Gerardo “Tata” Martino e il manager dell’Arsenal Arsene Wenger avranno il compito di selezionare le due formazioni, partendo da una rosa di oltre 50 calciatori del presente e del recente passato: Andrea Pirlo, Andrea Ranocchia, gli spagnoli Mikel Arteta e Andrés Palop Cervera, Andrey Shevchenko, l’ex giocatore ed attuale allenatore argentino Antonio Mohamed, il brasiliano Marcos Antonio Senna Da Silva, il cileno Arturo Vidal, Carlos Valderrama, gli israeliani Yossi Benayoun, Dudu Aouate e Tomer Hemed, Damiano Tommasi, David Trezeguet, il capitano dell’Etiopia Degu Debebe Gebreyes, Diego Lugano, il colombiano Fredy Guarìn, l’allenatore dell’Atlético Madrid Diego Simeone, l’islandese Emil Hallfreðsson, gli argentini Esteban Cambiasso, Fernando Tissone, Ezequiel Schelotto, Mauro Icardi, Ezequiel Lavezzi, il portiere Juan Pablo Carrizo, Juan Iturbe, Ricky Alvarez, Lionel Messi, Javier Mascherano, Maxi Rodríguez, Cristian Ledesma.

Ci saranno anche: Fernando Muslera, il nuovo tecnico del Milan Filippo Inzaghi, Yuto Nagatomo, Gabriel Heinze, Jose Chamot, Luca Toni, Lucas Podolski, il neo Campione del Mondo Mesust Ozil, Nicola Legrottaglie, Radja Nainggolan, Roberto Baggio, Ronaldinho, Samuel Eto'o, Fernando Muslera, Stefano Mauri, Sulley Muntari e Belozoglu Emre, Ivan Zamorano e Ivan Córdoba.

Le squadre avranno i nomi delle realtà promotrici della serata, PUPI e SCHOLAS, e saranno guidate da due campioni di eccezione: Javier Zanetti e Gianluigi Buffon. Paolo Maldini sarà il Team Manager.

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