Roma, 20 maggio 2020
«Gentile Direttore, trovo di grande interesse l’iniziativa di Famiglia Cristiana di raccontare, in diverse puntate, la storia della Seconda Guerra Mondiale, a ottant’anni dalla sciagurata entrata dell’Italia in quel conflitto, che tanto dolore e tante iniquità ha provocato in larga parte del mondo.
Desidero dunque inviare a lei e ai suoi collaboratori i complimenti e gli auguri più sentiti per un’impresa editoriale che si prefigge di coniugare la narrazione dei grandi accadimenti con i ricordi familiari di quella moltitudine di soldati, spediti a combattere e spesso a morire, sovente in terre lontane, in nome della volontà di potenza e delle brame di dominio. Le guerre portano distruzioni, sofferenze e lutti indicibili.
La Costituzione della Repubblica italiana, sorta sulle macerie di un conflitto fratricida e con il ricordo incancellabile di quella tragedia, è chiarissima con il suo articolo 11: «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali».
Ripercorrere quegli anni drammatici, divulgandone la memoria, significa non soltanto agire sul piano della conoscenza, ma anche contribuire a formare e diffondere una coscienza di pace, che non è mera assenza di guerra, ma aspirazione piena alla giustizia e al rispetto, a ogni latitudine, dei diritti fondamentali della persona.
Con i migliori saluti
Sergio Mattarella