Domenica 3 gennaio 1954, ore 11: si inaugurano i centri di trasmissione di Milano, Torino e Roma e la prima edizione del telegiornale è interamente dedicata all’evento. Lo leggono Furio Caccia dagli studi di Milano e Riccardo Paladini da quelli di Roma. Nasceva la televisione italiana e l’Italia non sarebbe più stata la stessa.
Quel giorno nessuno avrebbe potuto prevedere che una rivoluzione si stava insinuando di prepotenza nel cuore delle famiglie, della società, persino – oggi lo sappiamo – delle coscienze di ciascuno di noi. Per qualcuno, l’Italia come Paese unito cominciò a plasmarsi solo allora, grazie a un codice culturale comune e, più semplicemente, a una lingua finalmente comune.
Il più efficace mezzo di comunicazione di massa avrebbe dispiegato con rapidità inaudita i suoi effetti, dopo un esordio per pochi intimi: quel 3 gennaio in tutto il territorio esistevano 15 mila televisori, concentrati fra Milano e Torino. Oggi viviamo nell’epoca della Tv digitale, dello streaming, della moltiplicazione dell’offerta, del duopolio Rai-Mediaset... e non siamo più gli stessi.