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mercoledì 11 settembre 2024
 
2 giugno
 

2 giugno festa dell'inclusione

02/06/2019  Quest'anno la festa della Repubblica pone l'accento sulla inclusione garantita dalla nostra carta costituzionale. "La libertà e la democrazia", dice Mattarella, "sono incompatibili con la ricerca continua di un nemico"

Una festa della Repubblica all’insegna dell’inclusione. Con la nazionale paralimpica che apre il consueto corteo ai fori Imperiali. Una scelta che non è piaciuta a tre ex capi di stato maggiore della difesa Vincenzo Camporini, Mario Arpino e Dino Tricarico che, oltre all’attacco alle loro pensioni si sono scagliati contro quello che chiamano «il vuoto pacifismo» del Governo e del presidente del Consiglio.

La scelta inclusiva piace invece ai cittadini che in massa sono affluiti ai Fori imperiali per ammirare le evoluzioni delle frecce tricolore e il nostro presidente della Repubblica rendere omaggio al milite ignoto.

Sergio Mattarella ha aperto i festeggiamenti per la Repubblica già ieri con il concerto offerto al Quirinale agli ambasciatori accreditati presso l’Italia, con il consueto messaggio ai prefetti e con un discorso, nel pomeriggio, che ha messo l’accento sulla democrazia e la libertà. «La democrazia», ha detto il presidente della Repubblica, «è incompatibile con la continua ricerca di un nemico». Per questo non bisogna «alimentare conflitti e opposizioni dissennate tra le identità, solo il dialogo fa superare i contrasti nel mutuo interesse della comunità internazionale. Un’autonomia solidale assicura l’unità del Paese, mafia e corruzione sottraggono risorse alla crescita».

Ricordando in particolare la «solidarietà inderogabile» richiesta  dalla nostra Costituzione, Mattarella ha ricordato che questa è la «festa degli italiani. Sono stati, questi, settantatrè anni di pace per il nostro Paese, garantiti dai  valori di libertà, giustizia e democrazia su cui si fonda la nostra Carta costituzionale, riferimento per ogni cittadino e guida per chiunque sia chiamato a responsabilità a favore della collettività».

Sono questi i valori, aggiunge il capo dello Stato, «che ci accomunano ai popoli d’Europa con i quali condividiamo la costruzione di un percorso basato sui medesimi principi di rispetto dei diritti umani, di vigenza dello stato di diritto, di solidarietà e coesione fra popoli, rivolte all’interno e all’esterno dell’Unione Europea».

Accompagnato dal ministro della difesa, Elisabetta Trenta, Sergio Mattarella ha deposto una corona ai piedi del monumento al milite ignoto. Presenti anche, oltre al premier Conte anche i presidenti di camera e senato, Casellati e Fico.

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Su Tv2000: "Quirinale, la casa degli italiani"
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