Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
venerdì 25 aprile 2025
 
Anniversari
 

4 novembre 1966, gli angeli sopra Firenze

03/11/2016  Libri, mostre fotografiche, spettacoli teatrali ricordano l'alluvione di cinquant'anni fa. Con un occhio particolare alle meglio gioventù che accorse per dare il proprio aiuto.

L'ALLUVIONE DI FIRENZE: LIBRI, MOSTRE E SPETTACOLI  Cinquant'anni fa le acque dell'Arno invasero Firenze, causando paura e devastazione, ma anche portando alla ribalta quella meglio gioventù, gli angeli del fango, che restituirono speranza in un'occasione così tragica. Per rivivere quell'evento, entrato di forza nella nostra memoria collettiva, possiamo costruire un percorso fra libri, mostre e spettacoli teatrali. 

Alluvione. 50 anni dopo il fiume in città è l'articolata e interessante progetto che si terrà dal 7 al 23 novembre nei teatri toscani, precisamente tra la Pergola, il Niccolini e il Teatro Studio:  2 prime nazionali (Fincostassù di Marco Zannoni e Oltre gli argini di Gionni Voltan), proiezioni e incontri con l'obiettivo di raccontare oggi quella storia, storia d’acqua e resurrezione. Non una banale cerimonia del ricordo, ma un rito collettivo e fondamentale, senza fatalismo, e senza dare colpa all’acqua, per il teatro della Toscana. 

Angeli del fango di Erasmo D'Angelis (Giunti), con sottotitolo La meglio gioventù nella Firenze dell'alluvione a 50 anni di distanza, vanta le splendide fotografie dell'Archivio Foto Locchi di Firenze, grazie alle quali ripercorre gli istanti memorabili di qui giorni. Immagini che ci riportano nel cuore della città ferita e ci affidano alle braccia dei giovani volontari.

E’ stato uno dei più celebri e prolifici fotografi di architettura del secolo scorso, Balthazar Korab. Le sue immagini a partire dalla fine degli anni Cinquanta furono pubblicate in tutto il mondo su libri e riviste, valendogli premi, riconoscimenti e mostre negli anni a venire. Nel momento di maggior successo, nell’autunno del 1966, decise di prendersi un anno sabbatico e, con la moglie e i due figli, venne in Italia. Arrivò a Firenze, più precisamente a Settignano, nei primi giorni di novembre di quell’anno e, per puro caso, si trovò ad assistere all’alluvione che sconvolse la città di lì a poco, raccontandola in una serie di scatti che ora, in occasione dei cinquant’anni da quell’evento, vengono proposti alla Tethys Gallery nella mostra Balthazar Korab. I giorni dell’Alluvione, fino al 26 novembre 2016.

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo