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lunedì 09 settembre 2024
 
ROMANZI
 

70 anni fa venne pubblicato il romanzo Pippi Calzelunghe

09/03/2015  Nel 1945 venne pubblicato il romanzo che avrebbe poi avuto un enorme successo. Anche in Tv. Famiglia Cristiana ha incontrato Inger Nilsson l'attrice svedese che interpretò tra il 1969 e il 1973 la piccola protagonista del romanzo della scrittrice svedese Astrid Lingred.

Gli occhi sono sempre gli stessi, azzuri, vivaci. Solo un po’ malinconici. Le treccine rosse non ci sono più e Inger Nilsson, conosciuta in tutto il mondo per aver interpretato Pippi Calzelunghe, adesso ha 51 anni ed è diventata una bella e pacata signora. Difficile credere che sia stata una temibile e forzuta bambina, capace di sollevare un cavallo, sconfiggere i pirati e dormire con i piedi sul cuscino...

Tuttavia il personaggio le si è appiccicato addosso in maniera indelebile. E il destino sembra legarla a quella esperienza anche adesso che sta girando una fiction a Gotland, sulla stessa isola che, tra il 1969 e il 1973, fu il set della serie Tv che la rese celebre. «Interpreto un’anatomo-patologa per una serie poliziesca tratta dai romanzi di una scrittrice svedese, Mari Jungstedt, molto amata nei Paesi nordici ma che in Italia non è mai stata tradotta».

– Perché un’altra celebre scrittrice svedese la scelse quasi quarant’anni fa?

«Astrid Lindgren disse che ero la Pippi Calzelunghe perfetta. Probabilmente apparivo esattamente come lei se la immaginava. L’ho incontrata sul set, ma non ha mai voluto partecipare alla regia né intromettersi nella lavorazione. Tuttavia sono sicura che non avrebbe mai accettato una Pippi che non fosse stata come lei voleva».

– Come è stato entrare nei suoi panni?


«Non è stato affatto difficile ma molto naturale, e forse sono stata scelta proprio per questo. Non dovevo quasi neanche recitare. Gli autori cercavano una certa spontaneità e in me l’hanno trovata. Non avevo ricevuto nessuna formazione artistica, solo un po’ di teatro a scuola».

 – E uscirne è stato difficile?


«Non ricordo grossi stravolgimenti nella mia vita quando smisi di interpretare quel personaggio. Forse è stato più difficile per le persone intorno a me, che mi vedevano così “particolare”. Io semplicemente sono rientrata a scuola, alla vita normale...».

– Che cosa si può imparare da un personaggio come Pippi?


«Tanti bambini in tutti questi anni mi hanno raccontato che da Pippi hanno imparato soprattutto il coraggio di essere liberi. La sua grande lezione è proprio l’indipendenza e il credere in sé stessi».

– Un ricordo divertente e uno meno...


«Era divertente stare sul set con tante persone intorno a te. Mi piaceva, come mi piace ancora adesso quando lavoro. Pochi gli aspetti spiacevoli... Non mi piaceva molto la scimmietta che stava sempre sulla mia spalla».

 
 
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