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lunedì 20 gennaio 2025
 
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8 marzo, volontariato: le donne sono più generose

08/03/2016  Nonostante il “doppio lavoro”, fuori e dentro casa, le donne sono molto più generose degli uomini nell'attività di volontariato. È quanto emerge da un approfondimento dei ricercatori della Fondazione Volontariato e Partecipazione, arrivati a questa conclusione grazie a un’analisi dei dati forniti dalla recente Indagine Istat sugli “Aspetti della vita quotidiana”.

Volontarie nella cooperazione. In copertina: un gruppo di donne che fanno volontariato presso la Croce Rossa di Guidonia Montecelio.
Volontarie nella cooperazione. In copertina: un gruppo di donne che fanno volontariato presso la Croce Rossa di Guidonia Montecelio.

Se da un lato le donne dimostrano una minore propensione ad aderire a organizzazioni di volontariato strutturate rispetto agli uomini, infatti, quelle che compiono questa scelta s’impegnano di più, dedicando in media all’attività a favore degli altri ben 18,9 ore la settimana contro le 15,4 dei volontari maschi.

«Nonostante le fatiche, sia nella vita privata sia in quella lavorativa, che nel nostro Paese vivono quotidianamente le donne», dice il presidente del Centro nazionale per il volontariato Edoardo Patriarca, «i dati ci raccontano di una loro forte dedizione al volontariato. Un'opera che vale doppio proprio perché il percorso per l'impegno civile e sociale delle donne è ancora oggi denso di ostacoli».

È vero che in genere gli uomini occupati svolgono un orario di lavoro più lungo delle donne, ma è altrettanto vero che il lavoro di cura invece, casa e figli, nel nostro Paese ricade quasi totalmente sulle donne. In questo modo, di conseguenza, il bilancio complessivo delle ore lavorative tende a riequilibrarsi.

Anche nel campo del volontariato, comunque, nonostante la loro generosità, le donne risultano penalizzate. Secondo la ricerca della Fondazione, infatti, all’interno delle organizzazioni di volontariato le donne ancora oggi si trovano in posizioni di minore prestigio e contenuto professionale. Insomma: anche qui sono ancora i maschi a comandare.

Sia le donne che gli uomini convergono invece sulle motivazioni. Alla domanda su cosa li abbia spinti a donare il proprio tempo, volontarie e volontari rispondono nello stesso modo. Ossia, nell’ordine, “per fede nella causa sostenuta dall’associazione”, “per dare un contributo alla comunità o all’ambiente”, “per motivi religiosi”. A differenza degli uomini però le volontarie donne evidenziano anche una certa attenzione per motivazioni legate alla sfera lavorativa. Su tre volontari che hanno scelto “per crescita  professionale e opportunità di lavoro”, due sono donne e uno è uomo.

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