Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
domenica 13 ottobre 2024
 
 

8 x 1000 allo Stato, dove finiscono i soldi?

14/11/2014  Nel 2013, i fondi raccolti ammontavano a 170 milioni di euro. I progetti ammessi erano 936. Ma a furia di tagli e di "deviazioni" delle risorse su altri usi (comprese alcune missioni militari) sono rimasti poco più di 400 mila euro, e solo 4 richieste sono state finanziate. E quest’anno?

Due novità positive sul fronte dell’otto per mille allo Stato, il fondo a scopi sociali derivante dalle scelte “laiche” in dichiarazione dei redditi. Primo, è ormai certa la proroga al 15 novembre della scadenza per presentare domanda di finanziamento, per dare il tempo di candidarsi ai progetti di edilizia scolastica, inseriti tra i beneficiari dall’ultima legge di stabilità ma di fatto esclusi perché mancavano ancora regolamento e modulistica.

A giorni dovrebbe essere tutto pronto, e il Governo ha comunicato ufficialmente che “la quota delle risorse destinate agli interventi di edilizia scolastica, relativa all’anno 2014, sarà accantonata per essere utilizzata all'entrata in vigore del regolamento”.

Secondo, a partire dal 2015 il fondo statale potrebbe – il condizionale è d’obbligo – salvarsi dalla mannaia delle decurtazioni che negli ultimi anni l’hanno praticamente svuotato, destinando i soldi a scopi diversi da quelli previsti (di tutto, dalle piccole e medie imprese alle missioni militari).

Infatti quest’anno la Commissione Bilancio della Camera ha impegnato formalmente il Governo a destinare finalmente tutte le risorse raccolte, circa il 13% dell’otto per mille totale, alle finalità originarie: lotta alla fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, tutela dei beni culturali.

Il merito di avere smosso le acque sull’otto per mille statale va soprattutto al deputato Cinquestelle Francesco Cariello, il quale con indomita tenacia ha perseguito la causa dell’edilizia scolastica, ottenendo alla fine modifiche normative e impegni che favoriscono tutte le organizzazioni interessate ai fondi.

Nel 2013 sono state più di mille le realtà (non profit, ma anche Comuni ed enti religiosi) che hanno presentato domanda di finanziamento. Di queste, oltre il 90% sono state valutate meritevoli, ma poi solo quattro (!) hanno ricevuto i soldi perché a furia di tagli il fondo si era ridotto da 170 milioni a 400 mila euro.

Le recenti modifiche e promesse riaccendono un filo di speranza per il futuro, ma attenzione: se ne parla comunque nella tornata 2015, perché ormai quest’anno i soldi raccolti sono già “impegnati” da vecchie leggi e leggine con effetti pluriennali. In proposito Cariello ha un asso nella manica: «Proporrò di inserire nelle prossima legge di stabilità una norma che obbliga il Governo a creare, diciamo così, un fondo di recupero per le risorse sottratte all’otto per mille dalle varie norme. Per capirsi: pazienza se talvolta siamo costretti a deviare dei soldi per altri scopi, però appena possibile restituiamo il maltolto».

Bella idea, ma viene difficile fidarsi del fatto che l’impegno sarebbe mantenuto. È un po’ meno ottimista Elias  Gerovasi, responsabile progetti di Mani Tese, che da anni segue il tema con il disincanto di una Ong che ha mezzo secolo di vita. «Vero, quest’ anno c’è qualche speranza; oltre al lavoro della commissione Bilancio c’è anche il nuovo regolamento (licenziato dal governo Letta non Renzi, ndr) che è più trasparente nei criteri di valutazione dei progetti, mentre prima tutto era discrezionale. Però tante ombre restano, la più grande è la gestione dell’otto per mille statale in capo alla Presidenza del Consiglio. Che senso ha, quando abbiamo i vari ministeri competenti che lo farebbero molto meglio? La risposta si sa però: la Presidenza del Consiglio vuole mantenere l’ultima parola sul destino dei soldi. Sta scritto fin dalla prima legge e il Governo non cambierà mai questa cosa, ci abbiamo provato tante volte».

Cifre 2013

Gettito totale 8x1000: 1.278.668.007 euro

Quota Stato: 170.347.958 euro (13%)

Progetti candidati al beneficio: 1.187

Progetti ammessi: 936

Progetti finanziati: 4

Somma totale erogata: 404.771 euro

I vostri commenti
3

Stai visualizzando  dei 3 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo