Quarantacinque anni fa, il 17 maggio 1972, veniva ucciso a Milano il commissario di polizia Luigi Calabresi. Calabresi aveva 34 anni e fu assassinato alle 9.15 del mattino in via Francesco Cherubini, mentre dalla sua abitazione si avviava a prendere l’auto. Calabresi lasciò vedova la moglie Gemma, incinta, e due figli, Mario e Paolo. Il terzo figlio prese il suo nome, Luigi.
L’omicidio avvenne al culmine di una campagna diffamatoria condotta nei confronti del commissario, ritenuto responsabile della morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli, precipitato da una finestra della Questura di Milano durante un interrogatorio sulla strage del 12 dicembre 1969 alla Banca dell’Agricoltura di piazza Fontana
Il commando che uccise il commissario era composto, secondo la sentenza di condanna, da due militanti di Lotta Continua, Ovidio Bompressi e Leonardo Marino. Sono stati condannati come mandanti anche Adriano Sofri e Giorgio Pietrostefani.
Fervente cattolico, il commissario Calabresi viene celebrato nel giorno anniversario della sua morte con l’esecuzione di un oratorio drammatico per voci e orchestra composto da Nicola Samale. L’opera intende presentare lo spirito cristiano e caritatevole di Luigi Calabresi, il quale consolidò la sua fede grazie a un rapporto di conoscenza con padre Virginio Rotondi. Nel’oratorio il ruolo di Calabresi sarà impersonato dal tenore Vincenzo Senso. Gli altri interpreti sono il soprano Natasha Todorova e il baritono Dario Ciotoli.
Il concerto, che si svolge alle 21 nella Basilica romana di Santa Maria degli Angeli, è organizzato da padre Ennio Innocenti (che da anni ha preso a cuore la causa di beatificazione di Calabresi) e dalla Sacra Fraternitas Aurigarum.