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mercoledì 19 marzo 2025
 
Previdenza
 

A chi spetta e come avere il bonus bebè

11/05/2015  L’assegno, per chi ha i requisiti, è pari a un importo mensile di 80 euro, che diventano 160 per i nuclei familiari con un Isee entro i 7 mila euro l’anno. La domanda va fatta all’Inps.

La Legge di stabilità 2015 ha introdotto un assegno per i figli nati o adottati a partire dal 2015 con lo scopo di incentivare la natalità e di contribuire alle spese per il suo sostegno. Con il decreto 27 febbraio 2015, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10 aprile, il Consiglio dei ministri ha disciplinato le modalità per accedere a questa misura.

A poterne beneficiare sono i nuclei familiari per la nascita o l’adozione di un bambino avvenuta tra il 1° gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017, a condizione che siano in possesso di un Isee non superiore ai 25 mila euro annui.

L’assegno, corrisposto dal giorno della nascita del bambino o del suo ingresso in famiglia e fino al compimento del 3° anno d’età o fino al 3° anno dall’ingresso in famiglia, è pari a un importo mensile di 80 euro, elevato a 160 euro per i nuclei familiari con un Isee compreso entro i 7 mila euro.

La domanda va presentata all’Inps, esclusivamente per via telematica, dal giorno di nascita o adozione del figlio ed entro i 90 giorni dall’evento. Per i nati o adottati prima della pubblicazione del decreto, i 90 giorni decorrono dalla data di entrata in vigore della norma. In caso di invio dell’istanza oltre i citati termini, l’assegno decorre dal mese di presentazione con la perdita delle mensilità arretrate.

Il nucleo familiare decade dal diritto all’assegno in caso di successivo superamento dei limiti Isee, decesso del figlio, revoca dell’adozione, decadenza dalla responsabilità genitoriale, affidamento del figlio a terzi, affidamento esclusivo del figlio al genitore che non abbia presentato la domanda.

Nelle ultime tre ipotesi, l’assegno potrà essere riconosciuto al genitore o terzo affidatario, sempre che il nuovo nucleo familiare rispetti i limiti di Isee previsti.

Paolo Ferri, Direttore generale del Patronato Acli

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