Spicca
il nome di Roberto Herlitzka, gran signore del teatro
italiano, fra i premiati della XX edizione del Premio Nazionale di
Teatro Luigi Pirandello, uno storico riconoscimento promosso e
organizzato dalla Fondazione Sicilia.
Nella
cerimonia che si è svolta a Palermo, a Palazzo Branciforte,
Herlitzka ha ricevuto il Premio alla Carriera. Luca Micheletti
(regista, drammaturgo e attore) il Premio Internazionale. Antonella
Pandini, con il testo “L'ascensore” ha vinto il Premio
nazionale per la migliore opera teatrale. Premiati anche Valentina
Garavaglia per il miglior saggio critico e Alessandro
Pontremoli per il miglior saggio filologico.
Antonella
Pandini, sceneggiatrice, autrice di testi per i fumetti, il teatro,
la televisione pubblica anche per la San Paolo e le Paoline.
“Questo
premio, oltre che commemorare il grande Luigi Pirandello, vuole
concentrare l'attenzione dell'opinione pubblica sulla funzione civile
e culturale del teatro, che in tutte le sue forme è un elemento
portante di una società critica e matura”, dice il professor
Giovanni Puglisi, presidente di una giuria in cui figurano
anche i nomi di Paolo Mauri, Alessandro Preziosi, Maurizio Scaparro,
Elisabetta Sgarbi, Roberto Alajmo, Paolo Bosisio e Michele Guardì.
“Per
me”, dice Herlitzka a Famiglia Cristiana, “il Premio
Pirandello è il più bel premio che si possa immaginare. Per diverse
ragioni. Intanto il mio saggio finale in Accademia era proprio su un
testo di Pirandello. Inoltre la Sicilia è una vecchia passione,
infatti io e mia moglie siamo stati qui per il nostro viaggio di
nozze. Ho grande ammirazione per questa terra magnifica, così legata
alla nostra cultura classica”. Herlitzka aggiunge un dettaglio
curioso: “Spesso sulla scena o nel cinema mi è stato chiesto di
interpretare personaggi siciliani, anche se io sono torinese. Perciò
quello che io parlo è un siciliano immaginario, diciamo che si
tratta di una musica che cerco di orecchiare”. A marzo Herlitzka
tornerà a Palermo per recitare, al Teatro Biondo, “Minetti”, un
testo di Thomas Bernhard.