Altri 370 sbarcati a Lampedusa (foto Ansa)
Lampedusa è diventata una polveriera e si riparla di sciopero generale come nel lontano 2011, quando si fecero le barricate in spiaggia e nel porto. Motivo: gli ultimi sbarchi di migranti. Nella notte tra sabato e domenica c’è stata una nuova ondata d’arrivi. Di questi 307 fra la notte scorsa e oggi, hanno, in effetti, lasciato l'hotspot sull’isola. La notte scorsa 87 extracomunitari sono stati imbarcati sulle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza che sono già arrivate a Porto Empedocle. Di loro 55 sono stati già fatti salire su un pullman che li sta portando in centri d'accoglienza dell'Abruzzo. Gli altri resteranno in strutture siciliane. Il pattugliatore Dattilo della Guardia costiera ha invece già concluso l'imbarco di altri 220 migranti dell'hotspot. Ma a Lampedusa ne rimangono ancora 1.219, dieci volte tanti quelli per cui la struttura d’accoglienza è predisposta.
Il sindaco, Totò Martello, che aveva di recente preso le distanze dal governatore Musumeci sulla vicenda dell’ordinanza di sgombero degli hotspot, stavolta ha minacciato lo sciopero per protestare contro la “debolezza del governo”per il mancato mantenimento della promessa di dirottare altrove lo sbarco delle navi di stranieri. “Siamo al collasso. A Lampedusa lo Stato non esiste. L’isola sciopera”, aveva affermato ieri. Per ora, tuttavia, lo sciopero non si farà: il sindaco e il presidente della Regione Sicilia sono stati convocati dal premier Giuseppe Conte a Roma mercoledì e la protesta è stata rinviata in attesa delle risposte che arriveranno da Roma. La decisione è stata presa oggi dopo un incontro con alcuni imprenditori, commercianti locali e cittadini, convocati proprio per decidere le modalità dello sciopero generale.
Dopo il maxi-approdo di sabato notte del peschereccio salpato dalla Libia, con a bordo 370 persone originarie, prevalentemente, del Bangladesh e del Senegal, non si sono registrati più avvistamenti o sbarchi autonomi. Il mare è mosso e c’è forte vento nel Canale di Sicilia: condizioni proibitive, dunque, per ulteriori sbarchi.
Una decina di residenti sull’isola stamane hanno inscenato una protesta sotto il municipio per sollecitare lo sciopero minacciato dal sindaco, per richiamare l'attenzione del governo sulla gestione dei migranti. Sono stati esposti alcuni striscioni con le scritte 'Stop immigrati', 'Lampedusa hotspot chiuso' e 'Governo criminale'.
Tra i manifestanti anche c’è anche Attilio Lucia, coordinatore della Lega sull'isola: "Se il sindaco non è davvero in grado di scioperare, si dimetta - spiega - Altrimenti oggi occupiamo il Comune”.
Il Centro di prima accoglienza per i migranti sbarcati è al centro di una polemica annosa. Nei giorni scorsi il governatore della Sicilia Nello Musumeci aveva vietato ingresso, transito e sosta a chi raggiungeva le coste dell’isola, ma il governo s’è opposto all’ordinanza e il Tar ha dato ragione all’esecutivo.
(fonti: Ansa e RaiNews).