Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
venerdì 18 aprile 2025
 
dossier
 

A Loreto, per Maria

21/08/2016  Il Cammino Lauretano, dall'Umbria alle Marche verso il Santuario che conserva la casa in cui la Madonna disse sì a Dio

La casa di Maria. È questa la meta dei pellegrini che arrivano a Loreto (Ancona). Un posto che li trasporta in un altro tempo e in un altro spazio. «In questo luogo ha avuto inizio l’opera divina della Salvezza», disse Giovanni Paolo II. L’esperienza è davvero unica: è come toccare con mano la vita stessa di Gesù. Secondo un’antica tradizione, oggi comprovata dalle ricerche storiche e archeologiche, il santuario di Loreto conserva, infatti, la casa in cui nacque la Madonna e dove avvenne l’Annunciazione.

La dimora terrena di Maria a Nazaret era costituita da due parti: da una grotta scavata nella roccia, tuttora venerata nella basilica dell’Annunciazione a Nazaret e da una camera in muratura antistante, composta da tre pareti di pietre poste a chiusura della grotta. Sono queste tre pareti che si trovano oggi nel santuario di Loreto. Portano incisi graffiti di epoca giudeo-cristiana simili a quelli esistenti in Terra Santa, i mattoni sono uniti tra loro con materiali e tecniche che si trovano solo in quelle zone. La casa fu trasportata dai crociati, qualche mistero sul modo rimane: arrivò in Italia nel 1294 e fu posta su una collina, allora deserta, tra Recanati e il mare. Nel XVI secolo fu completata con una volta a botte e racchiusa in un vero e proprio scrigno marmoreo. La quarta parete, diversa dalle altre, ospita oggi l’altare e una nicchia con la statua della Vergine.

Il pellegrinaggio a Loreto, più recente di altre strade percorse dai fedeli nei secoli, ha un seguito sempre crescente. La Via Lauretana è la strada postale costruita a partire dalla fine del Cinquecento dai Papi per unire Roma a Loreto, passando per Foligno e terminando ad Ancona. Oggi molti “Cammini” portano al santuario lungo vari tracciati. Il tratto più frequentato è quello che unisce Assisi a Loreto. Questa via è percorsa nei due sensi e congiunge spiritualità francescana e devozione mariana; è lunga 137 chilometri che si possono dividere in sette tappe. O qualcuna in più se si decide di fermarsi ad ammirare le città ricche di storia e i luoghi immersi nella natura. Come la bella Foligno (Perugia), che si incontra nella verde Valle Umbra, tra piantagioni di ulivi e filari di viti. Cappelle votive e icone sono numerose lungo il cammino, rappresentano la Madonna sotto il baldacchino oppure la Casa portata in volo dagli angeli. E poi ci sono i santuari dedicati a Maria, come quello di Macereto (Macerata), che ha una cappella ispirata all’ornamento marmoreo della Santa Casa. Immagini e affreschi dedicati alla Madonna di Loreto si trovano ovunque nelle Marche: a Camerino, San Severino Marche, Matelica, Fabriano. Mentre a Tolentino (Macerata), si onora san Nicola (1245-1305), considerato un santo mariano perché sostenne di aver avuto la visione degli angeli che trasportavano la Santa Casa a Loreto, nel dicembre del 1294. Nel santuario a lui dedicato si ammirano gli affreschi del Cappellone di San Nicola.

Multimedia
La Via di Francesco
Correlati
Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo