Non sempre la realtà è davanti ai nostri occhi. A volte, per riuscire a vederla davvero serve un po’ di immaginazione o, come in questo caso, l’app di uno smartphone. Di cosa stiamo parlando? Del nuovo progetto Oratorio aumentato – Tracciare sentieri, costruire comunità, realizzato da bambini e ragazzi nella frazione messinese di Catarratti con l’obiettivo di valorizzare, attraverso la realtà aumentata, il sentiero che dalla Chiesa del quartiere conduce al Santuario della Madonnuzza, nel bosco di Camaro.
I giovanissimi, provenienti dalla Parrocchia S. Giuseppe di Bisconte Catarratti, dalla comunità del territorio, da 3 classi dell’Istituto Verona Trento, da una classe del Liceo Emilio Ainis, dalle classi elementari dell’Istituto Comprensivo La Pira-Gentiluomo e dalla Comunità di Sant’Egidio, hanno prima raccolto storie, ricordi e lezioni apprese dagli incontri con la Forestale e poi hanno realizzato contenuti in realtà aumentata, costruendo un percorso narrativo che si snoda lungo le 7 tappe del sentiero, a cui poter accedere tramite la specifica applicazione di BePart
«L'Amministrazione del sindaco Federico Basile sta investendo soprattutto sui giovani e i più piccoli al fine di sensibilizzarli alla diffusione e allo sviluppo di una cultura sostenibile», ha sottolineato l’Assessora alle Politiche giovanili di Messina Liana Cannata, confermando ulteriormente l’impegno già dimostrato dal Comune con l’intervento di pulitura e messa in sicurezza del sentiero, che ha ripristinato le condizioni igienico-sanitarie e ha consentito ai ragazzi di realizzare il loro obiettivo.
L’iniziativa dell’Oratorio aumentato, che si configura come una ricerca-azione (ossia come una ricerca condotta direttamente da chi vive nel contesto studiato, volta a individuare i problemi esistenti e a sperimentare soluzioni immediate), rientra nell’ambito del più ampio progetto quadriennale Di Bellezza Si Vive, nato a maggio del 2020 per contrastare la povertà educativa minorile trasferendo il potere della bellezza in ambito formativo. L’idea di fondo è appunto quella di creare, attraverso un percorso di ricerca-azione, un metodo di apprendimento originale che dimostri come la bellezza – nel campo dell’arte visiva, della musica, del teatro, della danza, del paesaggio e della cura dei luoghi – rappresenti l’unica esperienza capace di estendere il potenziale degli individui da un punto di vista emozionale, cognitivo e comportamentale.
«I giovani sono stati i veri agenti del cambiamento della comunità educante», ha affermato la responsabile Giorgia Turchetto, «e la loro insistenza è stata premiata»: il sentiero (inaugurato e restituito alla comunità alla fine dello scorso giugno) è stato infatti inserito tra le offerte degli itinerari turistico-culturali e paesaggistici dal Comune di Messina.