Ravenna Festival dedica la Trilogia d’Autunno, ormai alle porte dell’inverno, all’opera italiana. E lo fa affidandosi alla bacchetta di Riccardo Muti, che dal 16 al 22 dicembre dirigerà al Teatro Alighieri di Ravenna 4 recite in forma semi-scenica (Norma e Nabucco) e un Gala Verdiano (poi replicato, la sera del 23 dicembre, quasi come una regalo di Natale, al Teatro Verdi di Busseto. L’esecuzione è affidata all’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini.
Si parte sabato 16 dicembre, alle 20.30, con Norma (replica 19 dicembre), a cui Muti ritorna dopo quasi trent’anni, mentre domenica 17 dicembre, alle 15.30, è in scena Nabucco (replica 20 dicembre), uno dei titoli che meglio rappresenta il profondo amore del Maestro per Verdi.
Norma, in scena sabato 16 e martedì 19 dicembre alle 20.30, ha per protagonista Monica Conesa, la cui Casta diva è stata già applaudita dal pubblico in occasione dei concerti Le vie dell’Amicizia a luglio; Pollione e Oroveso sono rispettivamente Klodjan Kaçani e Vittorio De Campo, mentre Eugénie Joneau è Adalgisa, Vittoria Magnarello è Clotilde e Riccardo Rados è Flavio.
Nabucco, in programma domenica 17 dicembre alle 15.30 e mercoledì 20 alle 20.30, vede Serban Vasile nei panni del sovrano babilonese, mentre Abigaille è affidata a Lidia Fridman e Zaccaria è Evgeny Stavinsky; Francesca Di Sauro è Fenena, mentre è di Riccardo Rados il ruolo di Ismaele. Adriano Gramigni, Giacomo Leone e Vittoria Magnarello sono rispettivamente il Gran sacerdote di Belo, Abdallo e Anna.
I due titoli sono in forma semi-scenica. La “scenografia virtuale” è firmata dal giovane visual artist Svccy, dal visual programmer Davide Broccoli e dalla lighting designer Eva Bruno.
“Ritornando a studiare Norma, quello che mi ha colpito è stata la grandiosità dei recitativi che danno alla partitura di Bellini la levatura drammatica della tragedia greca”, spiega Riccardo Muti. “Norma, aggiunge il Maestro, è un bassorilievo antico. Non parlerei tanto di staticità, quanto di melodia infinita, che fa presagire Wagner nell’abbandono ad un lirismo quasi lunare, presente in tutta l’opera, non solo in «Casta diva». Molto spesso, l’andamento della musica di Bellini è, per così dire, ‘lunare’: riflette la mediterraneità del nostro mondo, un sentimento affettivo che affiora in ogni melodia. Nel Nabucco ci sono ancora elementi che nascono da Bellini: la differenza sta nel fermento rivoluzionario, nell’energia del tutto nuova che accompagna sempre il lirismo verdiano.”
Il 22 dicembre la Trilogia si completa con un Gala verdiano – sinfonie, cori e arie da Macbeth, Il Trovatore, I Vespri siciliani, Simon Boccanegra, La forza del destino, Don Carlo, Otello… – con le voci di Ildar Abdrazakov, Elisa Balbo, Isabel De Paoli, Rosa Feola, Juliana Grigoryan, Vittoria Magnarello, Luca Micheletti, Piero Pretti e Riccardo Rados. Il Coro è quello del Teatro Municipale di Piacenza, preparato da Corrado Casati.
Il 23 dicembre il Gala sarà replicato anche al Teatro Verdi di Busseto, luogo natale del compositore. Si aggiungerà la voce di Riccardo Zanellato. Il ricavato dalle vendite dei biglietti sarà destinato a Villa Verdi a Sant’Agata, emozionante e concreta testimonianza di un patrimonio musicale unico al mondo. Il concerto, che si inserisce nel solco di Viva Verdi, le iniziative promosse dal Ministero della Cultura per l’acquisizione e la valorizzazione della casa-museo del compositore, sarà trasmesso in streaming gratuito sul sito ravennafestival.live sabato 27 gennaio 2024, in occasione dell'anniversario della morte di Verdi.
La Trilogia d’Autunno 2023 è realizzata con il sostegno del Comune di Ravenna, della Regione Emilia-Romagna e del Ministero della Cultura, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna; Eni è partner principale di Ravenna Festival.