Una «Preghiera per l'Europa» con lo sguardo rivolto al conflitto in Ucraina. Dopo l'esperienza vissuta nel 2021, durante la Settimana Santa, presso la Basilica dei Santi XII Apostoli in Roma, alla presenza di autorità civili ed ecclesiali, anche quest'anno il Rinnovamento nello Spirito Santo (Rns) promuove una speciale Veglia di preghiera «per proclamare la Risurrezione di Cristo sull'Europa».
«Nella drammatica emergenza umanitaria che ci vede tutti coinvolti - si legge in una nota -, si invocherà la pace nel cuore del nostro Continente cristiano, con una speciale intenzione per le popolazioni coinvolte nel conflitto tra Russia e Ucraina». Attraverso significative testimonianze non mancherà, inoltre, la voce dei profughi rifugiati in Italia.
L'evento è in programma a Roma il 24 aprile, Domenica della Divina Misericordia e Pasqua Ortodossa, alle 21 presso la Chiesa di Santo Spirito in Sassia, il Santuario della Divina Misericordia.
La veglia si svolgerà in presenza, nel pieno rispetto delle normative anticontagio da Covid-19, e verrà trasmesso in diretta dai canali Social del RnS (Facebook e YouTube). Alternandosi nella preghiera, prenderanno parte all'iniziativa, tra gli altri, in rappresentanza della Chiesa Cattolica il card. Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi; in rappresentanza dei Cattolici ucraini mons. Paulo Dionisio Lachovicz, esarca apostolico d'Italia per i cattolici ucraini; in rappresentanza dei Cristiani ortodossi padre Gheorghe Militaru, vicario generale della Diocesi Ortodossa Romena d'Italia, e mons. Atanasio di Bogdania, vescovo vicario della Diocesi Ortodossa Romena d'Italia; in rappresentanza delle Organizzazioni umanitarie un alto esponente della Delegazione di Roma del Sovrano Ordine di Malta; in rappresentanza delle Istituzioni politiche europee Antonio Tajani, già presidente del Parlamento Europeo e a capo della Conferenza dei presidenti delle Commissioni.
«La risurrezione di Gesù - dichiara Salvatore Martinez, presidente nazionale del RnS - sembra tardare in tante parti del mondo, ancor più in Paesi di tradizione cristiana che scandalosamente scelgono la via della morte a quella della vita. Nello spirito della Pasqua, in preghiera, vogliamo proclamare la vittoria della vita sulla morte, del bene sul male, della speranza sulla disperazione, della fraternità sull'inimicizia, coinvolgendo amici e testimoni che s'impegnano ogni giorno nella costruzione della pace».
«A noi è chiesto di pregare più che di giudicare per cambiare la storia - aggiunge -. E, insieme, chiedere allo Spirito Santo che apra nuove vie anche dove sembra impossibile. La preghiera per l'Europa, pertanto, trova ispirazione nella profetica condotta di Papa Francesco, che ha voluto rinnovare l'Atto di consacrazione al Cuore immacolato di Maria, e nella memoria benedetta di san Giovanni Paolo II che, venti anni fa, volle affidare il mondo alla Divina Misericordia».