“Classica, presente, eterna”, sono le parole che guideranno la prossima stagione di concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. La prima che vede alla guida dell’antica istituzione musicale romana Massimo Biscardi. “È una stagione di cambiamento”, dice Biscardi, “Santa Cecilia si presenta alla città come il luogo della musica sinfonica, ma vuole identificarsi con il luogo dove vive e lavora. Dobbiamo far capire a tutti che c'è un luogo della musica classica, l'Auditorium di Renzo Piano, bellissimo al pari delle sale da concerto di Berlino e Parigi”.
E per l’apertura della stagione sinfonica la splendida Sala Santa Cecilia si trasformerà in spazio scenico per la rappresentazione di Die Walküre (La Valchiria) di Richard Wagner, diretta da Daniel Harding con la regia di Vincent Huguet.
Per la prima volta nella sua storia, l’Accademia affronta l’integrale del ciclo dell’Anello del Nibelungo in forma scenica, un progetto titanico che si svilupperà fino alla stagione 2028/2029 e che a Roma non viene rappresentato dal 1961. La Sala Santa Cecilia sarà trasformata dalle scenografie del designer Pierre Yovanonich.
Daniel Harding, Direttore musicale di Santa Cecilia, tornerà sul podio in diverse occasioni. Prosegue il ciclo Mahler con l’esecuzione della Terza Sinfonia (con il mezzosoprano Wiebke Lehmkuhl) e della Quarta, in un programma che prevede anche la prima italiana del Concerto per violino n. 7 di Alexey Shor, affidato a Gil Shaham. Harding salirà sul podio dell’Orchestra anche per un concerto che impagina musiche di Verdi, Rachmaninoff e il Concerto in sol di Ravel con una nuova promessa del pianismo internazionale nonché in assoluto il più giovane vincitore del Van Cliburn: Yunchan Lim. Sarà proprio con Lim che l’Orchestra, guidata dal suo direttore, partirà per un lungo tour in Asia che toccherà le principali sale da concerto a Seoul, Taipei, Pechino, Shanghai.
Altri appuntamenti con Harding (che quest’anno compirà cinquant’anni, anche se mantiene l’aria da eterno ragazzo) sono quello di febbraio con La Creazione di Haydn e il concerto con il pianista Daniil Trifonov che eseguirà il Concerto per pianoforte n. 2 di Brahms. In aprile tornerà sul podio dell’Orchestra a dirigere ancora una volta Brahms di cui verrà eseguito il Concerto per pianoforte n. 1 con Igor Levit alla tastiera.
Torna a Roma anche il predecessore e connazionale di Harding. Antonio Pappano. Il Direttore Emerito dell’Accademia dirigerà due concerti speciali che impaginano la “Grosse Messe” di Anton Bruckner (con il Coro dell’Accademia istruito da Andrea Secchi) a inizio stagione e il Concerto per violino di Šostakovič con Leonidas Kavakos all’archetto, a maggio.
Nella prossima stagione il pubblico dell’Auditorio avrà occasione di ascoltare concerti diretti da altri grandi direttori come Myung-Whun Chung, Tugan Sokhiev, Semyon Bychkov, Sir John Eliot Gardiner, Daniele Gatti, Jakub Hrusa, Charles Dutoit, Teodor Currentzis (che a marzo eseguirà la Sinfonia n. 13 “Babij Jar” di Šostakovič, assente dai cartelloni di Santa Cecilia dal gennaio del 1998).
La programmazione dà spazio anche alla musica di oggi, con il ritorno di John Adams sul podio di Santa Cecilia, e con prime assolute come la nuova commissione a Fabio Vacchi Il tutto in tutti, affidata a Daniel Harding.
La musica barocca si affida alla guida esperta del maestro romano Rinaldo Alessandrini, al suo debutto alla guida dell’Orchestra cecilia con un concerto dedicato a Vivaldi e Bach (previsto il Magnificat). In aprile sarà eseguita la Passione Secondo Matteo di Bach con la direzione di Riccardo Minasi.
La stagione dei concerti da Camera parte il 1° novembre con un trio d’eccezione formato da Lisa Batiashvili, Gautier Capuçon e Jean-Yves Thibaudet e un programma già apprezzato in diverse sale da concerto internazionali dedicato a Rachmaninoff, Debussy e Dvořák, mentre il ritorno di Les Musiciens du Louvre con Marc Minkowski e l’omaggio ad Alessandro Scarlatti (affidato al Coro dell’Accademia e all’ensemble Accademia Ghislieri) segnano alcuni degli appuntamenti più rappresentativi dell’autunno. Il pianista Andrea Lucchesini dedicherà parte del suo concerto a Luciano Berio di cui ricorrono quest’anno i cento anni dalla nascita. Spazio al Barocco con Antonio Florio e il suo Ensemble Cappella Neapolitana che con la voce del soprano Rosa Feola dedicheranno il concerto al compositore barese Niccolò Piccinni, mentre Christophe Rousset, alla guida dell’ensemble English Baroque Soloists e del Monteverdi Choir, dirigerà il Messiah di Händel. Un progetto speciale dedicato all’integrale dei Quartetti di Beethoven parte in questa stagione e proseguirà fino al 2027, anno che segna il bicentenario dalla morte del compositore di Bonn, con il Quatuor Ébène, mentre spazio alla vocalità sarà riservato a una protagonista d’eccezione come Asmik Grigorian con un recital centrato su Čajkovskij e Rachmaninoff. Tra i nomi di spicco che si alterneranno sul palco, vanno citati inoltre Isabelle Faust, Kian Soltani, András Schiff, Beatrice Rana, Grigory Sokolov, Víkingur Ólafsson, Arcadi Volodos e Lang Lang che chiuderà la stagione a fine maggio.