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giovedì 27 marzo 2025
 
Sostegno a distanza
 

A scuola nelle barrancas

11/03/2014  Fratelli Dimenticati Onlus sostiene un convitto femminile a Batopilas, sulla Sierra Madre messicana, per permettere alle bambine indios di frequentare la scuola

Sulle alture della Sierra Tarahumara, nel Nord del Messico, tra pareti scoscese e gole profonde chiamate "barrancas", vive da sempre in condizioni di estrema povertà ed emarginazione una popolazione indigena: i Raramuri. Lontane dai maggiori centri abitati e dalla "civiltà", molte famiglie sono costrette ad abitare ancora in grotte scavate all'interno dei burroni, senza ricevere alcuna assistenza da parte dello Stato centrale.

Oltre a subire le conseguenze di un'esistenza ai margini, negli ultimi anni i Raramuri sono stati coinvolti loro malgrado nell'ascesa dei cartelli dei narcos messicani, che hanno messo a ferro e fuoco l'intero Paese; i trafficanti, infatti, hanno da tempo messo gli occhi sull'area, che, vista la natura impervia del territorio e la prossimità con la frontiera, offre un terreno ideale per allestire nuove piantagioni e anche per nascondere grandi carichi di stupefacenti diretti negli Stati Uniti.

Gli indios sono quindi diventati le vittime di intimidazioni e violenze sempre più insistenti da parte dei narcotrafficanti che vogliono impadronirsi dei loro terreni; terreni che, a dire il vero, sono per lo più improduttivi a causa delle frequenti siccità. I Raramuri pertanto sono precipitati in una condizione di vera e propria disperazione, come testimoniato dall'aumento del numero dei suicidi e dei casi di abuso di alcol e droghe tra gli indigeni. Molti tra loro, privi di vere alternative occupazionali, si sono a loro volta lanciati nel traffico di droga per uscire da una situazione di mera sussistenza.

Ultime tra gli ultimi

Vittime tra le vittime, ultime tra gli ultimi sono le donne Raramuri. In territori dove l'unica legge a essere rispettata è quella del più forte e le armi rappresentano l'unico potere riconosciuto, i casi di abusi e violenze sulle donne hanno raggiunto numeri a dir poco preoccupanti.

Come in molte altre aree dell'America Latina, le donne Raramuri vivono sottomesse per tutta la vita al volere di un uomo, che prima ha le sembianze del padre e poi quelle del marito: il retaggio culturale dell'inferiorità della donna rispetto all'uomo è duro a morire, ma nel caso di queste donne indigene si aggiunge anche l'ulteriore aggravante di appartenere a una minoranza etnica discriminata e marginalizzata.

Una sola via per costruire il futuro

  

Il tasso di scolarizzazione è bassissimo, in particolar modo per le bambine. Molte di loro, non frequentando la scuola, non imparano a parlare altra lingua all'infuori di quella indigena: non conoscendo lo spagnolo, in futuro risulterà impossibile per loro trovare un'occupazione lontano dal villaggio dove vivono e provare a migliorare le condizioni di vita per sé e la propria famiglia. Inoltre, prive di un'istruzione, queste bambine saranno completamente in balia delle violenze altrui, incapaci di difendersi dalle ingiustizie e di denunciare i torti subiti.

Nell'attuazione dei suoi progetti in tutto il mondo, Fratelli Dimenticati Onlus ha sempre prestato particolare attenzione al sostegno all'istruzione e alla lotta all'analfabetismo, presupposti essenziali perché ogni essere umano sia in grado di sottrarsi allo sfruttamento e all'oppressione.

Nel caso dei Raramuri, attraverso un programma di sostegno a distanza, nei pressi del villaggio di Batopilas la fondazione supporta un convitto femminile per bambine dai 5 ai 14 anni di età. Tutte le bambine provengono da aree isolate e molto distanti dal villaggio, perciò sarebbe impossibile per loro raggiungere Batopilas ogni giorno e frequentare con regolarità le lezioni. Presso il convitto, invece, possono dormire durante la settimana, quando vanno a scuola, e poi fanno ritorno dalle loro famiglie nel fine settimana. In un ambiente ostile geograficamente e culturalmente come la Sierra Madre, per le bambine Raramuri l'istruzione rappresenta l'unica possibilità di sfuggire a un'esistenza di emarginazione, miseria e sfruttamento.

Per maggiori informazioni consultare il sito: www.fratellidimenticati.it

 

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