Alzi la mano chi in viaggio non ha comprato almeno un souvenir. Beh, pensate un po’ che divertimento avere la possibilità di scegliere tra i più belli di tutto il mondo, in una sola giornata. Quindi occhio al calendario, è venuto il momento di programmare una vacanza a Milano. Il capoluogo lombardo, infatti, dopo essere stato al centro dell’attenzione internazionale con l’Expo, ritorna a ospitare gente di tutti i continenti durante “L’Artigiano in Fiera”, dal 5 al 13 dicembre a Fiera Milano (Rho-Pero).
La manifestazione, giunta al suo ventesimo compleanno, è un’occasione unica per incontrare, comprare, gustare il bello e il buono di 112 Paesi, che si presentano in 3.250 stand espositivi, 61 punti di ristoro, tre saloni tematici. E per incontrare gli artigiani, imprenditori di sé stessi, che lavorano con la famiglia o in gruppi ristretti, radicati sul territorio, rinnovandosi nel rispetto della tradizione.
I nove padiglioni della fiera (uno in più rispetto allo scorso anno) sono suddivisi per aree geografiche: Italia, Europa, Africa, Medio Oriente, Asia, America. Tra gli stand del nostro Paese si trovano oggetti di abbigliamento e per la casa di ottima fattura: calzature lombarde, lana toscana, legno umbro, coralli sardi, decori natalizi trentini e tantissimo altro. Una varietà di microimprese, con meno di dieci addetti, che nel nostro Paese conta circa 7 milioni di lavoratori.
Oltre che comprare, in Fiera si incontrano gli artigiani. Per esempio Shadi, siriano, che propone gioielli lavorati dalla famiglia in Siria e rifiniti in Italia; “Hazzouri art e natura” che vende sapone di Aleppo, prodotto in Siria da cooperative locali; “Ferronnerie d’art d’Alasora” che espone oggetti in ferro battuto e materiali riciclati realizzati in Madagascar da circa 400 famiglie. L’azienda offre ai dipendenti anche una scuola, dove far crescere i bambini, sottratti così alla strada.
Non solo acquisti: i visitatori possono partecipare a decine di eventi (il diario è sul sito) con musiche, danze, tradizioni. Per esempio ascoltare i canti scozzesi del gruppo Saor Patrol, che con la loro attività raccolgono fondi per il restauro di un villaggio medievale. Oppure ammirare i monaci buddhisti che, nel padiglione Tibet, danno vita al Mandala, un disegno fatto in sabbia che, secondo la tradizione buddhista e induista, ripercorre la genesi del mondo.