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martedì 20 maggio 2025
 
 

A Verona l'arredamento fa spettacolo

16/09/2010  Si apre oggi la venticinquesima edizione di "Abitare il tempo": in fiera, 600 espositori in 8 padiglioni presentano i progetti per la vita di domani.

     Abitare il tempo. Ovvero mostrare le ultime tendenze del vivere domestico attraverso i prodotti, le aziende e le riflessioni dei progettisti. È questa la filosofia della fiera veronese del design. Così da oggi, fino a lunedì 20 settembre, sarà soddisfatta ogni curiosità in fatto di arredo.    

     All’apertura della nuova edizione il commento del suo inventore e curatore, Carlo Amadori: «Vi sono segnali positivi di una ripresa del settore, considerate le adesioni e il rientro di molte aziende importanti. Un bilancio dopo 25 edizioni? Alla prima, nel 1986, Abitare il tempo presentava 70 espositori all’interno di 2 padiglioni. Quest’anno, a conferma del successo della manifestazione, gli espositori sono 600, i padiglioni 8 e 48.000 gli operatori coinvolti. In un momento in cui il mercato è in difficoltà, l’Outdoor (l’arredo per esterni) rappresenta un settore in crescita. Questa tendenza sottolinea una maggior propensione e attenzione verso la natura e il verde che troviamo anche nell’area dedicata alle architetture d’interni: case complete concepite sui temi del risparmio energetico, dell’ecologia. Le aziende che stanno andando in questa direzione sono vincenti e in espansione».      

     L’area destinata all’arredamento per esterni è definita da piccole oasi di verde e ghiaia nelle quali sono inserite le piazzole che accolgono i prodotti. Di fronte, in collaborazione con  ANETA (Associazione Nazionale Editori Tessili Arredamento), un’installazione suggestiva dedicata ai tessuti d’arredamento “Textile Storm” curata da Claudio La Viola con il contributo creativo di Ennio Capasa, stilista di Costume National. Un posto d’onore spetta alla sezione “Linking People” (progetti per l’ospitalità). Giunta alla quarta edizione, è interpretata da 16 progetti che riguardano albergo, beauty farm, arredi per comunità.     

     Tra gli architetti in mostra, Simone Micheli presenta un edificio sostenibile ideato per la zona di Chioggia. Roberto Semprini invita a creare un naturale proseguimento della casa all’esterno, portando il salotto in giardino, con divani e poltrone. Aldo Cibic ha allestito “La piazza” intesa come luogo fisico, ma anche simbolico in cui sono coinvolte le 20 aziende aderenti al CMC - Consorzio Marmisti ChiampoLuisa Bocchietto presenta una caverna in cui raccogliersi intorno al fuoco per scoprire antiche sensazioni con un profumo (una ricetta rinascimentale veneziana del 1500): un oggetto minimale, lucido, nero, che riprende come citazione il televisore degli anni ’60 Black della Brionvega. Mentre la designer milanese Anna Gili punta tutto sul colore, con stoffe che diventano l'elemento predominante negli arredi.    

     A chiusura di questo percorso troviamo la grande mostra curata da Alessandro Mendini “Abitare l’utopia”,un omaggio ai 25 anni di Abitare il tempo con un centinaio di oggetti tra opere d’artigianato, design, arte e decorazione.     

     Dopo Ettore Sottsass, Vico Magistretti, Alessandro Mendini oggi è il turno di Alberto Alessi, presidente di Alessi spa, a ricevere il premio “Abitare il tempo” dedicato a chi con il design ha migliorato la qualità del vivere quotidiano. Un Oscar alla carriera per aver trasformato l’azienda, grazie alla sua visione personale e innovativa, in uno tra i nomi più prestigiosi del design internazionale. Gli oggetti Alessi si vendono al Museo Moma di New York, ma anche nelle ferramenta di paese.

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