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martedì 28 marzo 2023
 
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«Abbiamo bisogno della pace come l'aria»

05/11/2022  Le parole del presidente della Cei Zuppi al corteo per la pace di Roma. Una lungo serpente di folla silenzioso ha percorso le strade del centro della Capitale chiedendo di mettere fine al conflitto ucraino

Sono stati gli scout e i giovani della Comunità Sant’Egidio, in prima fila con lo striscione Europe for Peace, seguiti dai rappresentanti delle organizzazioni promotrici e rappresentanti delle istituzioni (sindaci, gonfaloni, presidenti di Regioni e Province) ad aprire il lungo corteo per la pace che si è snodato per le strade di Roma partendo da Piazza della Repubblica e approdato in piazza San Giovanni.

Moltissime le bandiere arcobaleno e gli striscioni. Davanti alla basilica di Santa Maria degli Angeli ne è stato esposto uno con la parola "Pace" declinata dieci lingue”. Il corteo Europe for Peace raggiungerà piazza San Giovanni. Tra i leader politici, in piazza il presidente del M5s Giuseppe Conte, che manda un avvertimento al governo: «A Crosetto dico che visto che è stata votata una risoluzione in Parlamento, non si azzardi a decidere un nuovo invio armi senza un confronto in Parlamento».

Sul tema interviene anche il segretario del Pd Enrico Letta: «Sul nuovo decreto per l'invio delle armi all'Ucraina "quando il governo presenterà una proposta la vaglieremo. Abbiamo sempre detto che lavoreremo in continuità con quello chi si è fatto e in linea con le alleanze europee e internazionali di cui facciamo parteì. Siamo a nostro agio in una piazza che chiede pace e per noi pace vuol dire la fine dell'invasione russa. Questo è il punto centrale, la fine dell'invasione della Russia».

«Liberi insieme dalla guerra! Caro amico, sono contento che ti metti in marcia per la pace, qualsiasi sia la tua età e la condizione permettimi di dare del tu». Così inizia la lettera scritta dal presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi letta a piazza San Giovanni durante la manifestazione per la pace. «Ti do del tu perché da fratelli siamo spaventati da un mondo violento e guerriero e per questo non possiamo rimanere fermi. Quanti muoiono drammaticamente a causa della guerra. I morti non sono statistiche ma persone. Non c'è tempo da perdere perché tempo significa altre morti. Noi vogliamo dire che pace è indispensabile, perché è come l'aria e in questi mesi ne manca tanta. Le morti sono già troppe per non capire e se continua non sarà sempre peggio? Chi lotta per la pace è un realista, anzi un vero realista, perché sa che non c'è futuro se non insieme». Il presidente della Cei ha concluso affermando: «Papa Francesco con grande insistenza ha chiesto di fermare la guerra, noi chiediamo al presidente della federazione russa di fermare, anche per amore del suo popolo, questa spirale di violenza. E chiediamo al presidente dell'Ucraina che sia aperto a serie proposte di pace».

Ansa-redfc

 

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E le strade di Roma si tingono d'arcobaleno
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