Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
venerdì 11 luglio 2025
 
 

“Accoglienza degna”, nuovo dormitorio a Bologna

12/02/2016  Un nuovo dormitorio in un’ ex caserma occupata e a più riprese minacciata di sgombero. Succede a Bologna per opera del collettivo Labàs, già protagonista di diverse occupazioni nel pieno centro cittadino.

In questo caso si tratta dell’ex Caserma Masini di via Orfeo, un enorme spazio di oltre 9.000 metri quadrati in una zona centrale e residenziale in cui il collettivo ha messo radici già da diversi anni. La politica, nei confronti dei residenti, si è subito dimostrata “soft”. Tesa a creare consenso, più che a dividere. All’interno dell’ex caserma gli occupanti hanno fatto partire un mercatino a chilometri zero. E poi corsi, laboratori, atelier creativi, persino uno spazio per il doposcuola dei più piccoli.

Alcuni membri del collettivo Labàs, che ha organizzato il nuovo dormitorio per migranti e senza fissa dimora nel centro di Bologna.
Alcuni membri del collettivo Labàs, che ha organizzato il nuovo dormitorio per migranti e senza fissa dimora nel centro di Bologna.

L’ultima iniziativa del collettivo Labàs, che arriva insieme ai rigori dell’inverno, è quella del dormitorio. Sei stanze doppie, dodici posti letto in tutto, con cucina in comune, servizi e docce. Gli ospiti, senza tetto e migranti di passaggio, non saranno comunque lasciati soli. I membri del collettivo si impegnano infatti a garantire, a turno, una presenza anche notturna, in una stanza adiacente.

Il progetto , denominato “Accoglienza degna”, per alcuni versi è  senz’altro positivo, anche se si iscrive in una situazione di illegalità che si protrae dal 2012. E il Comune? Per ora non si registrano reazioni. Il “piano freddo” aveva messo a disposizione circa 260 posti letto “ufficiali”, non sufficienti per soddisfare il bisogno e comunque già tutti occupati, anche a causa della pressione di migranti usciti dai percorsi di accoglienza. È chiaro comunque che iniziative come questa, sottratte a controlli e verifiche,  sono destinate a mettere in difficoltà l’amministrazione e comunque ad allontanare, almeno per il momento, l’eventualità di uno sgombero.

WhatsApp logo
Segui il nostro canale WhatsApp
Notizie di valore, nessuno spam.
ISCRIVITI
Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo