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lunedì 19 maggio 2025
 
lutto
 

Addio a De Mita, leader della Dc e protagonista della politica italiana

26/05/2022  Aveva 94 anni. I funerali venerdì nella sua città, Nusco, alla presenza del Presidente Mattarella, che ricorda "la sua ispirazione cristiana autenticamente laica"

Se ne è andato “uno degli ultimi grandi democristiani”, come scrive un una nota Pier Ferdinando Casini. L'ex presidente del Consiglio e segretario della Dc, Ciriaco De Mita, è morto questa mattina alle 7 a Nusco, in provincia di Avellino, città di cui era sindaco. Aveva 94 anni. De Mita era stato sottoposto a febbraio scorso a un intervento chirurgico per la frattura di un femore a seguito di una caduta in casa. Da allora non si era più veramente ripreso, anche se stava seguendo un percorso di riabilitazione. I funerali si terranno domani alle 18.30 nella chiesa di Sant'Amato a Nusco .Alla cerimonia funebre parteciperà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

In un lungo messaggio,  Mattarella dice che “De Mita ha vissuto da protagonista una lunga stagione politica. Lo ha fatto con coerenza, passione e intelligenza, camminando nel solco di quel cattolicesimo politico che trovava nel popolarismo sturziano le sue matrici più originali e che vedeva riproposto nel pensiero di Aldo Moro. Il suo impegno politico ha sempre avuto al centro l'idea della democrazia possibile. Quella da costruire e vivere nel progressivo farsi della storia delle nostre comunità, della vita concreta delle persone, delle loro speranze e dei loro interessi. Nasceva da questa visione della democrazia come processo inesauribile l'attenzione per il rinnovamento e l'adeguamento delle nostre istituzioni, che non a caso fu bersaglio della strategia brigatista che, uccidendo Roberto Ruffilli, suo stretto consigliere, alla vigilia dell'insediamento del suo governo, intese colpire proprio il disegno riformatore di De Mita. Dobbiamo ricordarne l'impegno incessante per un meridionalismo intelligente e modernizzatore. Così come la vivacità intellettuale, la curiosità per le cose nuove, la capacità di dialogare con tutti, forte di una ispirazione cristiana autenticamente laica. L'attenzione alle nuove generazioni per un rinnovamento della politica fatto di scelte coraggiose e concrete, anche favorendo, da segretario del suo partito, un profondo ricambio di classe dirigente. Non meno importante fu, soprattutto nella sua azione di governo, la sua visione internazionale e, in modo particolare, l'attenzione che ebbe per ciò che la leadership di Gorbaciov stava producendo in Unione sovietica alla fine degli anni Ottanta. Ai suoi familiari rivolgo, con intensità, il sentimento di cordoglio mio personale e della Repubblica". 

De Mita ha dedicato tutta la sua vita alla politica.

Dal 1956 consigliere nazionale della Democrazia cristiana, partito per il quale è stato deputato dal 1963. Vicesegretario della DC (1969-73), è stato ministro dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato nel quarto e nel quinto gabinetto Rumor (1973-74), ministro del Commercio con l'estero nel quarto gabinetto Moro (1974-76) e ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno nei governi Andreotti del 1976-79. Leader della sinistra democristiana, dal 1979 fu nuovamente vicesegretario del partito e segretario dal maggio 1982 al febbraio  1989, quindi presidente del consiglio nazionale.

È stato  Presidente del Consiglio dall’aprile  1988 al luglio 1989, mantenendo l’incarico di segretario della Democrazia Cristiana. Il suo governo fu il 46° della Repubblica, un pentapartito che rimase in carica per 466 giorni. Ne facevano parte politici di peso come Giulio Andreotti (esteri), Amintore Fanfani, Antonio Gava, Emilio Colombo, Gianni De Michelis e Giuliano Amato.

Dopo il processo di trasformazione intrapreso dalla DC, nel 1994 ha aderito al Partito popolare italiano. Nel 1996 si è presentato alle elezioni politiche con una sua lista autonoma, Democrazia e libertà, risultando eletto nel collegio della Campania. Membro della commissione parlamentare per le riforme costituzionali (1997-1998) e parlamentare europeo per il Partito Popolare Italiano (1999), nel 2001 è stato rieletto deputato al Parlamento italiano con la Margherita e nel 2006 con l'Ulivo. Alle elezioni politiche del 2008 è stato capolista in Campania al Senato per l’UDC, ma non è stato eletto. Nel 2009 è stato eletto deputato al Parlamento europeo e nel 2014 sindaco di Nusco nelle liste dell'UDC, riconfermato nel 2019 nella lista L'Italia è popolare.

Fino all’ultimo ha amato ragionare di politica, con il puntiglio e l’intelligenza che hanno contraddistinto il suo impegno pubblico.

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Fiori, lacrime e ricordi. A Nusco l'addio a Ciriaco De Mita
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