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giovedì 23 gennaio 2025
 
lutto
 

Addio a mons. Negri, fu arcivescovo di Ferrara e anima di Cl

01/01/2022  Allievo di don Giussani al Liceo Berchet, pastore emerito di San Marino e Ferrara, si è spento a 80 anni. Negli ultimi anni era entrato spesso in polemica con papa Francesco

Si è spento nella casa di cura di Cesano Boscone a 80 anni l'arcivescovo emerito di Ferrara-Comacchio mons. Luigi Negri. Lo hanno annunciato con un comunicato venerdì sera l'arcivescovo Gian Carlo Perego e il clero dell'arcidiocesi. Monsignor Perego lo ha ricordato nella Messa a San Francesco del 31 dicembre e ha invitato i sacerdoti e fedeli a pregare per lui nella Messa del 1° gennaio.

Negri è stato arcivescovo di Ferrara-Comacchio dal marzo 2013 al giugno 2017. La data delle esequie sarà comunicata quanto prima. Milanese, monsignor Negri, ex allievo di don Giussani al Liceo Berchet, è stato tra i protagonisti della crescita del movimento di Comunione e Liberazione ma anche discusso per la sua linea che spesso entrava in polemica con papa Francesco. Nel 2020, in piena pandemia, era stato uno dei primi firmatari dell'appello “Veritas liberabit vos”, «per la Chiesa e per il mondo», pubblicato da alcuni siti cattolici conservatori, come “Duc in altum” e “Stilum Curiae”. Si trattava di un appello affinché la pandemia del coronavirus non fosse «il pretesto», al quale «si è giunti in molti casi», per «ledere i diritti inalienabili dei cittadini, limitando in modo sproporzionato e ingiustificato le loro libertà fondamentali, tra cui l'esercizio della libertà di culto, di espressione e di movimento».

Nato a Milano il 26 novembre 1941, dal 1955 al 1960 Negri frequenta il liceo classico Berchet, dove incontra l'amico e ispiratore don Giussani, di cui, dopo esserne stato uno dei primi allievi, diventa uno dei primi e più stretti collaboratori entrando a far parte del movimento ecclesiale Gioventù Studentesca, fondato dallo stesso Giussani. All'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano si laurea a pieni voti in filosofia nel giugno 1965, discutendo una tesi sul problema della fede e della ragione in Tommaso Campanella. Nell'autunno 1967 entra nel seminario diocesano ambrosiano di Venegono. È ordinato sacerdote il 28 giugno 1972 dal cardinale Giovanni Colombo, arcivescovo di Milano. Nell'ottobre 1972, dopo l'ordinazione, ottiene la licenza in Teologia alla Facoltà teologica dell'Italia Settentrionale, e fino all'ordinazione episcopale è docente di Introduzione alla Teologia e Storia della Filosofia all'Università Cattolica.

Il 17 marzo 2005 viene nominato vescovo della Diocesi di San Marino-Montefeltro. È una delle ultime nomine di Giovanni Paolo II. Riceve la consacrazione episcopale il 7 maggio 2005 dal cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano; i co-consacranti furono Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, e Paolo Romeo, allora nunzio apostolico per l'Italia e la Repubblica di San Marino. Prende possesso canonico della Diocesi il maggio 2005 nel duomo di San Pio V a Pennabilli, dove risiede la sede episcopale. Sceglie come motto del suo stemma le parole "Tu, fortitudo mea". Il 18 settembre 2012 è nominato padre sinodale della XIII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla nuova evangelizzazione.

Il 1° dicembre 2012 è stato nominato arcivescovo di Ferrara-Comacchio e Abate di Pomposa. Ha iniziato il suo ministero nell'Arcidiocesi il 3 marzo 2013 e lo ha concluso nel giugno del 2017.

Sul sito di Cl è stato pubblicato un lungo messaggio in ricordo: «Un altro mattone importante della nostra storia non se ne va, ma continua misteriosamente a costruirla come ha fatto in modo appassionato in tutti gli anni della sua vita», scrive Davide Prosperi, «da quando è rimasto “travolto da giovane” dall’incontro con don Giussani, suo insegnante di religione al liceo Berchet di Milano, si è instancabilmente dedicato alla costruzione del movimento di CL con intelligenza e affezione. La sua preferenza si è esercitata inizialmente nell’educazione di generazioni di giovani, che ha poi continuato a seguire fedelmente nello svolgersi, giorno dopo giorno, della loro vita adulta. Ha così contribuito con dedizione a far crescere la nostra compagnia in tutta Italia come collaboratore stretto di don Giussani. In questa dedizione ha sempre obbedito, realizzando così nella sua vita le parole con cui soleva definire una delle caratteristiche dell’umanità del suo maestro: “L’umiltà è la virtù dell’obbedienza”».

«Tra le tante sue qualità», prosegue il messaggio, «lo ricordiamo per la passione missionaria che non perdeva occasione di richiamare al popolo cristiano, e il fervore culturale che si è tradotto in una intelligente lettura della modernità alla luce dell’avvenimento cristiano. È stato appassionato difensore di quella fede che diventa cultura, secondo la definizione a lui congeniale che ne diede san Giovanni Paolo II: "Una fede che non diventa cultura è una fede non pienamente accolta, non interamente pensata, non fedelmente vissuta"».

I funerali mercoledì 5 a Ferrara

Alle ore 18 di martedì 4 gennaio, presso la basilica di S. Francesco, l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, mons. Gian Carlo Perego, presiederà una messa in presenza della salma e alle ore 21 una veglia di preghiera. Dalle ore 19 alle ore 22.30 la basilica di S. Francesco resta aperta per un saluto.

Le esequie si terranno mercoledì 5 gennaio alle ore 10, sempre presso la basilica di San Francesco, presiedute dal card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale dell’Emilia Romagna. La salma proseguirà per Milano dove è attesa alle ore 15 per la celebrazione dell’arcivescovo Mario Delpini nel Duomo. Seguirà la tumulazione al cimitero di Vignate nella tomba di famiglia secondo le sue volontà.

«La possibilità di scegliere tra più momenti celebrativi offre ai fedeli l’opportunità di dare un saluto a mons. Negri senza creare assembramenti – spiega una nota della diocesi di Ferrara-Comacchio -. Per chi volesse ricordare con una donazione l’arcivescovo emerito, si suggeriscono 4 istituzioni: Università Cattolica di Milano, Caritas diocesana di Ferrara, Banco alimentare e Seminario arcivescovile di Ferrara-Comacchio».

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