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giovedì 01 giugno 2023
 
 

Erode? Si nasconde in Afghanistan

15/03/2012  La preoccupazione dell'Unicef per l’impatto del conflitto sui più piccoli e indifesi: solo nel 2011 in Afghanistan 1.282 bambini uccisi o gravemente feriti.

Non sono le uniche. Non sono le ultime. Le 16 persone - uomini, donne e bambini - trucidate nel sonno nella provincia di Kandahar, nella notte tra il 10 e l'11 marzo, stroncate dalla furia di un soldato americano (o di un gruppo di soldati americani ubriachi, stando ad altri fonti) sono vittime innocenti che si aggiungono a un elenco già lungo, tristemente aggiornato giorno dopo giorno.

Il 15 marzo, ad esempio, quattro donne e due bambini sono rimasti uccisi nell'esplosione di una bomba lungo una strada della provincia dell'Uruzgan, nel Sud dell'Afghanistan. Lo ha riferito un portavoce della polizia. L'attacco, tipico dei talebani, è avvenuto nel distretto di Dihrawud, all'indomani di un analogo attentato in cui erano morti otto civili nella provincia confinante di Helmand.

Il 2012 continua a registrare lutti. La guerra, in Afghanistan, non risparmia niente e nessuno. La Missione Onu in Afghanistan (United Nations assistance mission in Afghanistan, Unama) ha accertato che nel 2011 sono morti 3.021 civili: nel 2010 i civili uccisi erano stati 2.790 e nel 2009, i civili deceduti a causa della violenza furono 2.412.

«Questi tragici eventi ci ricordano che le famiglie ed i bambini continuano a patire perdite indicibili a causa del conflitto in corso in Afghanistan», ha detto il rappresentante dell'Unicef in Afghanistan, Peter Crowley. «E’ ora più che mai urgente che tutte le parti in conflitto facciano il possibile per proteggere la vita ed i diritti dei bambini. Questo deve essere una priorità assoluta».

Solo lo scorso anno, 1.282 bambini sono stati uccisi o gravemente feriti a causa del conflitto in corso in Afghanistan
. L'Unicef esorta tutte le parti in conflitto a «garantire che bambini, donne e altri civili siano protetti in ogni momento e in conformità del diritto internazionale umanitario». Sembra, invece, che Erode si nasconda in Afghanistan e assuma via via il volto crudele delle milizie talebane, delle bande di narcortrafficanti nonché, a volte, purtroppo, dei soldati dei contingenti giunti da mezzo mondo per garantire pace e sviluppo.

 
 
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