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mercoledì 30 aprile 2025
 
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Agli adulti dico: occhio a non banalizzare il male

30/10/2024  La finzione del “dolcetto o scherzetto”, smerciata come innocua mascherata, coincide con la data più importante nel calendario satanico, inclusi riti e – in casi estremi – crimini perpetrati anche nel nostro Paese. Noi siamo chiamati a vigilare soprattutto verso bambini e ragazzi affinché il loro desiderio di divertirsi non venga usato da personaggi senza scrupoli (di don Aldo Bonaiuto)

di don Aldo Bonaiuto

Il business di Halloween è ormai secondo solo a quello delle festività di fine anno. Eppure, per noi italiani, si tratta di una ricorrenza priva di radici storiche e culturali, fondata solo su alcune leggende e sulle abili strategie di marketing del “mercato” anglosassone. Alla base del “fenomeno Halloween” non ci sono valori né tradizioni bensì l’opposto. La banalizzazione della morte, per esempio, è l’esatto contrario delle bimillenarie celebrazioni cristiane dei santi e dei defunti. Un ribaltamento blasfemo del ricordo dedicato, fin dalle origini della cristianità, ai testimoni della fede e ai nostri cari che non ci sono più. Al vuoto valoriale di Halloween possiamo rispondere con la pienezza della spiritualità del popolo di Dio. Sta prendendo piede, infatti, la bella consuetudine di festeggiare l’1 e il 2 novembre ricordando coloro che il Papa definisce gli “esempi luminosi della santità”. Nella nostra storia sono talmente numerose le figure cui ispirarci che la Scrittura parla di “una moltitudine immensa”. E la Vergine Maria è la regina dei santi conosciuti e di quelli anonimi che in silenzio, ogni giorno, hanno praticato la pienezza del Vangelo. Tanto Halloween rievoca le tenebre quanto Ognissanti è una festa che testimonia la speranza, perché l’amore ha il potere di trasformare qualunque individuo e la collettività e renderli migliori. La finzione del “dolcetto o scherzetto”, smerciata come innocua mascherata, coincide con la data più importante nel calendario satanico, inclusi riti e – in casi estremi – crimini perpetrati anche nel nostro Paese.

Don Aldo Bonaiuto, sacerdote esorcista (foto Ansa)
Don Aldo Bonaiuto, sacerdote esorcista (foto Ansa)

Noi siamo chiamati a vigilare soprattutto verso bambini e ragazzi affinché il loro desiderio di divertirsi non venga usato da personaggi senza scrupoli. Al contrario delle fantasie mistificanti di Halloween, i santi sono persone che hanno vissuto con i piedi per terra, sperimentato la fatica quotidiana dell’esistenza con successi e fallimenti, trovando nel Signore la forza di rialzarsi sempre e proseguire il cammino. «La santità è il frutto della grazia di Dio e della nostra libera risposta a essa» insegna il Pontefice. «È una vocazione comune di tutti noi cristiani. I santi respirano come tutti l’aria inquinata dal male che c’è nel mondo, ma nel cammino non perdono mai di vista le Beatitudini che sono la mappa della vita cristiana». Al tempo stesso dobbiamo chiederci perché oggi anche in Italia ci sia un’adesione di massa a una ricorrenza fino a qualche anno fa sconosciuta. A una certa confusione di messaggi del fenomeno di Halloween si contrappone perciò la radiosa e incoraggiante festività dei santi. Quelli del calendario, ma anche i tanti fratelli e sorelle “della porta accanto”. Così potremo trarre linfa spirituale da una festa di famiglia, condivisa da tante persone semplici e nascoste che in realtà aiutano Dio a mandare avanti il mondo. Francesco alla santità ha dedicato la lettera apostolica Gaudete et exsultate. E non a caso la festa di Ognissanti precede di un giorno quella dei defunti, segno di «una comunità legata da profondi vincoli di spirituale solidarietà che uniscono i fedeli defunti a quanti sono pellegrini nel mondo».

Foto di copertina Istock

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