2 euro: è persino meno del costo di un paio di caffè al bar. Basta così poco per contribuire all’iniziativa contro il randagismo di Leidaa, la Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente che il 29 maggio ha lanciato la campagna solidale “Aiutaci a salvarli con un gesto d’amore” per tutelare cani e gatti di strada. Il progetto, che sarà attivo fino al 18 giugno, vuole contrastare l’abbandono, l’indifferenza e la crudeltà di cui sono vittime questi animali (spesso in pericolo di vita a causa di denutrizione, incidenti o malattie) e finanziarne invece il soccorso, la cura, il ricovero e la sterilizzazione, così da fornire – sia in maniera diretta, sia attraverso il sostegno indiretto a chi opera nei contesti più difficili – un futuro dignitoso ai nostri amici a quattro zampe.
Stando ai dati più recenti, sono rispettivamente 700 mila e 2 milioni e 400 mila i cani e i gatti randagi nel nostro Paese, la maggior parte dei quali concentrati nelle regioni del Sud. A determinare il fenomeno concorrono sempre gli stessi motivi: l’abbandono da parte del padrone (di frequente in concomitanza con le vacanze estive) e la nascita incontrollata di nuovi cuccioli, frutto della riproduzione spontanea tra due randagi o tra un randagio e un animale non gestito responsabilmente dal suo proprietario.
Negli ultimi decenni, lo Stato ha preso diversi provvedimenti per tentare di arginare il problema: è del 1991, ad esempio, la “Legge quadro in materia di tutela degli animali d’affezione e lotta al randagismo” (l. 281/1991), che prevede in particolare l’istituzione di un fondo per la lotta all’abbandono degli animali da compagnia e il principio “no kill”, ossia il divieto (art. 2, comma 2) della soppressione dei cani vaganti accalappiati, ricoverati o detenuti presso i canili sanitari. Un cambiamento di rotta decisivo, se si pensa che fino ad allora il Regolamento di Polizia Veterinaria, istituito nel 1954, prevedeva che un animale detenuto da più di 10 giorni fosse sottoposto a eutanasia.
Nonostante l’impegno di moltissime associazioni e l’obbligo, per le Regioni, di adottare un programma di prevenzione del randagismo tramite interventi di informazione e corsi di formazione per chi opera nei servizi veterinari, c’è ancora molto da fare per i cani e i gatti di strada.
Ecco perché Leidaa, che da anni si batte per la tutela degli animali, ha indetto la sua nuova campagna: attraverso un sms o una chiamata da telefono fisso al numero 45589 sarà infatti possibile donare 2, 5 o 10 euro all’organizzazione, contribuendo così a salvare le vite di tantissimi randagi.