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sabato 22 marzo 2025
 
 

Cristo al centro, il cuore della Gmg

18/08/2011  Nel Parque del Retiro ci si confessa e si adora il Santissimo. Lì, nel silenzio, si crea quel rapporto personale con Dio che permette di animare la società con il cuore nuovo.

Madrid, 18 agosto. Dal nostro inviato.

La gente accetta di far coda. E nell'arco della giornata capita che debba farla spesso sia per confessarsi che per adorare. Il cuore  della Gmg è una macchia bianca nell'oasi verde del Parque del Retiro, 118 ettari di natura pettinata a regola d'arte che dal 1640 colorano  Madrid e la fanno respirare. Bianchi sono i 200 confessionali, bianco è il tendone dove ci si inginocchia davanti a Gesù eucarestia.


"Qui si comincia alle 10 e si termina alle 22", spiega una delle coordinatrici della Festa del perdono. Che si corregge subito, sorridendo: "Devo usare il condizionale. Dovremmo chiudere alle 22, ma finora si è andati avanti fino alle 23 almeno per pernmettere a chi era in coda da tanto tempo di potersi confessare". Sono previste postazioni speciali per sordomuti e per persone costrette dall'handicap a muoversi su carrozzelle. "Le lingue? Quella più parlata è lo spagnolo, ovviamente, subito dopo c'è l'italiano. Quindi seguono l'inglese, il francese, il portoghese e il tedesco. Ma abbiamo avuto anche un sacerdote che ha confessato in polacco, uno in thailandese e uno in swahili".

L'area è delimitata dal nastro della polizia municpale che crea una zona di rispetto dove nessuno può entrare (ma tra i confessionali sono stati visti passare dei poliziotti a cavallo e auto delle forze dell'ordine). Ai due lati opposti del lungo rettangolo dove sono stati collocati i 200 confessionali ci sono due ingressi dai quali entrano i sacerdoti che hanno dato la loro disponibilità a confessare (devono presentare l'apposito badge che dimostra il loro essere presibiteri). Chi vuole si confessa inginocchiato dall'altra parte di una grata; chi lo desidera, invece, può sedersi di fronte al prete.

A pochi passi di distanza, caratterizzata da una grande scritta (Venite adoremus) ecco la Tenda dell’adorazione, gestita dalle Suore di Madre Teresa. “E' per eccellenza  il luogo della preghiera", dichiara Gabriel Alvarez, che coordina le attività: "Tra le 9 e le 24, molta gente viene qui dopo essersi confessata, tanta per ritagliarsi un momento di meditazione; non sono solo i giovani pellegrini ma anche numerosi madrileni che vengono a passeggiare nel parco e si fermano a pregare un poco”. Ogni tre ore si avvicendano sei suore con il compito di animare la preghiera nelle diverse lingue. "Ciò che colpisce di più è vedere il sorriso della gente e soprattutto tanti giovani che in silenzio restano a pregare. Un segno che vogliono realmente radicarsi in Cristo. Questa cosa fa sperare nel futuro”, conclude Alvarez.  L'Ostensorio si vede subito, appena entrati, posto al centro dell'altare. L'allestimento è sobrio. C'è un Crocifisso affiancato da un'uinica scritta "Ho sete".

Martedì 16 agosto, inoltre, ha preso il via un'analoga iniziativa di preghiera che coinvolge giovani e religiosi. Nella cappella del Seminario di Madrid è partita un'initerrotta adorazione eucaristica che si protrarrà per un totale di 121 ore. Più di 300 comunità e 40 diocesi della Spagna e di diverse parti del mondo, rende noto l'agenzia di stampa Sir, si sono unite a questa catena di preghiera per la Gmg e per i suoi frutti. La cappella in tutti questi giorni resterà aperta per la preghiera e ogni ora sarà presieduta da una diocesi con il suo vescovo, ad eccezione delle ore notturne e di quelle che coincidano con atti presieduti Papa. Per tutto il tempo, centinaia di contemplativi veglieranno nei loro monasteri. Lo stesso stanno facebndo i monasteri di clausura. Più di 50 chiese della città, inoltre, rimangono aperte tutto il giorno per le adorazioni a cura di diversi movimenti e istituzioni ecclesiastiche.

Come ricordato dal cardinale Antonio Maria Rouco Varela, arcivescovo di Madrid, nella messa d'apertura, il 16 agosto,  “il giovane di oggi ha bisogno di vedere Gesù Cristo nell’incontro con la Parola e i sacramenti, e in particolare nell’Eucarestia e nel sacramento del Perdono. Ha bisogno di vederlo e di entrare in dialogo profondo con Lui, che ama senza chiedere niente in cambio, se non la risposta al suo amore”.

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