Dal film "Vidas partidas".
La settima edizione del WeWorld Film Festival avrà come parola chiave: donne straordinarie. La battaglia della Ong nella difesa dei diritti delle donne passa, quest’anno, dal racconto di storie di donne e madri straordinarie, che possano diventare un esempio per le altre.
WeWorld, Organizzazione non Governativa che si occupa di garantire i diritti dei bambini e delle donne più vulnerabili in Italia e nel Sud del Mondo, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle Donne rinnova l’appuntamento – dal 25 al 27 Novembre all’UniCredit Pavilion di Milano – con la rassegna cinematografica, giunta alla VIIa edizione, nata con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sulla condizione femminile in contesti difficili utilizzando un linguaggio immediato e coinvolgente come quello del grande schermo.
WeWorld Film Festival attraverso film in anteprima, spettacoli teatrali, musica e talk racconta il ruolo delle donne nella società contemporanea, dal Nord al Sud del Mondo: storie di coraggio, determinazione, capacità di reagire, forza d’animo e spesso di violenza.
Si inizia venerdì 25 novembre con la proiezione in anteprima assoluta per l’Italia di “Vidas partidas” (Brasile, 2016), regia di Marco Schechtman: dietro una famiglia all’apparenza perfetta si cela un’ombra, dove si consumano gli orrori della violenza domestica.
Dal film "In her place".
Prima della proiezione del film verranno consegnati i Premi WeWorld, un riconoscimento per artisti e intellettuali che con la loro arte o il loro operato hanno difeso i diritti delle donne. Tra i premiati delle passate edizioni: Maria Grazia Cucinotta, Francesca Archibugi, Euridice Axen, Simonetta Agnello Hornby, Alex Britti, Fabio lovino, Francesca Senette, Giulia Elettra Gorietti, Rossella Brescia, Lucia Annibali, Cecilia Peck. Sarà anche l’occasione per consegnare il Premio Reset Diritti Umani. Presenterà la serata Sara Zambotti.
Il Festival riprende nel pomeriggio di sabato 26 novembre alle ore 15 con la proiezione di “In her place” (Corea Del Sud, 2015), regia di Albert Shin. Arriva dal Toronto Film Festival un film intenso che racconta di un desiderio di maternità che non conosce limiti. Sempre alle 15 è previsto un workshop per i più piccoli “La smaschera”, laboratorio di pitto teatro magia a partire dagli stereotipi di genere. Età consigliata 7-9 anni. A seguire il corto "Bagni" (Italia, 2015), regia di Laura Luchetti, perché la parità è qualcosa che si impara da piccoli.
In sala Margherita Hack alle 15 il film T-Rex, sulla prima campionessa olimpica di pugilato a cui segue l’incontro La Straordinarietà del Bene moderato da Valeria Palumbo con un’ospite speciale: Grazia Andriola, che ha percorso 5 mila km a piedi contro la violenza sulle donne, da Santa Maria di Leuca alla volta di Santiago di Compostela, un’esperienza che ha deciso di condividere con WeWorld Onlus. Insieme a lei la campionessa di pugilato Simona Galassi e la scrittrice Francesca del Rosso. Apre il talk un intervento di Farian Sabahi.
Alle 17 dalla Biennale di Berlino arriva un film toccante che racconta di una ragazza e l’Isis, e il viaggio di sua madre per recuperarla: “Road to Istanbul” (Francia, 2015), regia di Rachid Bouchareb.
Dal corto italiano "Bagni".
Alle 18 l’incontro “Noi che restiamo”, in cui oltre alla testimonianza di Nancy Mensa, figlia di una donna, Antonella Russo, uccisa dal padre che poi si è suicidato, è previsto l’intervento della psicoterapeuta Martina Civino per presentare i dati dell’unica ricerca italiana ai figli delle vittime dopo la violenza domestica. Modera Emanuela Zuccalà.
Alle ore 18.30 lo spettacolo teatrale “The Tiger’s coat”, un omaggio teatrale a Tina Modotti, artista, fotografa, intellettuale e attivista.
Alle 20,30 è prevista la proiezione del documentario “Mothers” di Fabio Lovino. Da Palermo a Torino passando per Napoli, dal Benin al Nepal, dalla Cambogia al Brasile il documentario, realizzato da Lovino insieme a WeWorld, racconta una storia comune fatta di coraggio, conquiste e amore. Una storia di maternità. Petra Loreggian presenta la serata e alla fine del documentario è previsto un incontro con il regista. Ospite della serata Ambra Angiolini.
Domenica 27 novembre alle 11,30 viene proiettato il film “Kekszakallu” (Argentina, 2016) – regia di Gaston Solnicki. Direttamente dalla Mostra Internazionale del cinema di Venezia arriva un film che rielabora l’opera “Il castello di Barbablù”. Un’opera inedita, filmata con il linguaggio documentaristico per raccontare i forti turbamenti economici e sociali che tagliano l’Argentina.
La locandina del film "La canzone del mare".
Sempre alle 11,30, un film di animazione per bambini “La canzone del mare” (Irlanda, 2015) – regia di Tomm Moore, delicato e meraviglioso, racconta la storia di Saoirse, che a sei anni non parla ancora, un magnifico viaggio negli abissi marini tra foche e personaggi fantastici. Per riflettere con i bambini sui sogni, che non hanno limiti, figuriamoci genere! Al termine merenda per tutti.
L’ultimo pomeriggio inizia con un film candidato al premio Goya di Madrid, “Chicas Nuevas 24hs” (Spagna/Paraguay, 2016), regia di Mabel Lozano, un brillante documentario unico non soltanto per il suo linguaggio, che unisce la finzione documentaristica con l’investigazione reale in 5 paesi, ma anche per il suo approccio provocatorio che sembra proporre allo spettatore di unirsi a un business dal valore spropositato: la tratta di donne e bambini.
Alle 16 c’è l’incontro con la straordinaria Regina Jose Galindo, una delle artiste più rappresentative del Sud America. Una donna che attraverso l’arte ha difeso i diritti delle donne dal Guatemala al Mondo intero.
La sua arte ruota attorno all'uso della propria corporeità per denunciare la violenza contro le donne e più in generale quella sociale, politica e culturale della società contemporanea. Modera Danilo de Biasio.
Dal documentario "Mothers" di Fabio Lovino (Foto di Fabio Lovino)
Alle 17,30 segue la “Maratonda di merito”, una conversazione a più voci per raccontare storie di merito.
Il festival si concluderà con una serata di raccolta fondi “Fare Bene Fa Bene”, a cura di The Circle che include una performance dei Neripè & i Guappecartò. Una serata benefica di musica, teatro e sorprese a favore degli Spazi Donna WeWorld.
WeWorld Film Festival si svolge con il patrocinio di Regione Lombardia, Città Metropolitana, Comune di Milano, Dipartimento Pari Opportunità e della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia. È un evento Expo in città.
La settima edizione può contare sulla preziosa collaborazione con The Circle e il Festival dei Diritti Umani e sulla partnership con Kinetic e Maxima.
Tre giornate ricche di appuntamenti aperti al pubblico e gratuiti per uno sguardo sul mondo delle donne attraverso linguaggi e modalità differenti: proiezioni cinematografiche in anteprima nazionale, talk, spettacoli teatrali, musica e tanti momenti di incontro.
Il WeWorld Film Festival rientra nel programma nazionale di WeWorld di contrasto alla violenza sulle donne che vede in prevenzione e sensibilizzazione i due assi portanti dell’intervento. Accanto a queste anche l’azione sul campo, che include i centri SOStegno Donna aperti H24 all’interno di tre Pronto Soccorso (Roma e Trieste) e gli Spazi WeWorld per le Donne presenti a Napoli (San Lorenzo e Scampia), a Palermo (Zen e Borgo Vecchio) e a Roma (San Basilio), nati con l’obiettivo di far emergere il sommerso in quartieri difficili dove molto spesso la violenza sulle donne è talmente diffusa da essere non solo giustificata ma nemmeno percepita persino dalle donne che la subiscono. In questi ultimi centri l’associazione si rivolge a donne con vissuti difficili dove vengono accolte insieme ai loro bambini, ai quali sono dedicati spazi per far emergere le situazioni più difficili anche attraverso l’osservazione del gioco.
Dal film "T-Rex".
«In Italia», scrive WeWorld, «una donna su 3 è stata vittima di violenza. Quando sentiamo notizie riguardanti la violenza sulle donne siamo portati a pensare che non capiterà mai a noi o alle persone che conosciamo, ma la violenza è molto più vicina di quanto pensiamo.
Ogni 3 giorni una donna viene uccisa dal partner, dall’ex o da un familiare. Ogni anno, sono oltre 6 milioni le donne che subiscono violenza. Solo poco più dell’11% delle vittime però denuncia il proprio aggressore».
«Nasce così», continua l’Ong, «la campagna “#Potreiessereio”, sostenuta da Ferrovie dello Stato, per ricordare che la violenza è molto più vicina di quanto si pensi. Tante Ambassador hanno prestato il loro volto per dare un messaggio semplice quanto forte, cioè che chiunque potrebbe subire una violenza:
Rossella Brescia, Elisa di Francisca, Giulia Elettra Gorietti, Euridice Axen, Tosca D’Aquino, Cristiane Filangeri, Lucrezia Lante della Rovere, Gabriella Pession, Regina Baresi, Carolina Crescentini, Francesca Senette, Giulia Bevilacqua e Veronica Maya ».
La locandina di "Road to Istanbul".
Chi è WeWorld
Crediamo che per migliorare la vita di un bambino sia necessario al tempo stesso cambiare le condizioni di vita di una donna. WeWorld è un’organizzazione non governativa italiana di cooperazione allo sviluppo, indipendente riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri. WeWorld è presente in Italia, Asia, Africa e America Latina a supporto dell’infanzia, delle donne e delle comunità locali nella lotta alla povertà e alle disuguaglianze per uno sviluppo sostenibile.
I bambini e le donne sono i protagonisti dei progetti e delle campagne di WeWorld in cinque aree di intervento strategico: istruzione, salute, parità di genere e diritti delle donne, protezione e partecipazione. Grazie alle donazioni di 40 mila sostenitori, sono oltre 800 mila i beneficiari diretti e indiretti dei progetti di WeWorld nel Mondo.
Mission
WeWorld promuove e difende i diritti dei bambini e delle donne in Italia e nel Mondo.
WeWorld aiuta in modo concreto i bambini, le donne e le loro comunità favorendo il cambiamento e l'inclusione sociale.
Vision
I diritti di ogni bambino e di ogni donna riconosciuti e garantiti in tutto il Mondo.