Le mamme di oggi ci tengono a sottolineare e dimostrare la fisiologicità della maternità, della gravidanza e del parto. Non è una novità. Quante volte le nostre nonne raccontavano che un tempo nel mondo contadino le donne partorivano e il giorno dopo erano già al lavoro nei campi portandosi sulle spalle il bebè in un fagotto da allattare. Certamente lo dicevano anche loro, in linea con la Hunziker, per sottolineare che la "maternità non è una malattia". Ma sicuramente non invidiavano le povere donne che dopo le fatiche, seppure naturali, del parto non poteva godersi le gioie della maternità.

Il congedo per la maternità è un'importante conquista per le donne che lavorano. In Italia, come sappiamo, si tratta di cinque mesi retribuiti, uno o due prima, tre o quattro dopo il parto. Si possono aggiungere altri sei mesi ovviamente con un taglio parziale o totale dello stipendio. E' un importante e dovuto periodo di riposo per la mamma da godere assieme al suo bambino. In quasi tutti i Paesi moderni esiste questo diritto e la scelta della Hunziker, riconosciuta come una brava e attenta mamma, è comunque possibile perché il suo lavoro glielo permette. Probabilmente potrà portare Sole con sé, allattarla, coccolarla e tenerla vicina. Staranno entrambe benissimo. Ma non tutte le donne fanno un lavoro come il suo.

Tra l'altro anche il suo "capo" Antonio Ricci, spiegando che con la sua scelta Michelle «vuole dimostrare che la maternità non è una malattia» ha fatto notare che quello della conduttrice a Striscia non è un impegno gravoso: «è come lavorare in famiglia ed è un impegno di un'oretta». Il papà di Striscia, comunque, prima di dare l'ok, vuole aspettare di vedere cosa dicono i medici della clinica La Madonnina, dove è nata la piccola Sole.