Da qui sono passati teste coronate e ricchi imprenditori, accanto a tantissima gente comune. Il Santuario della Consolata, «un cuore pulsante» come lo definisce il rettore don Michele Olivero, è un punto di riferimento per migliaia di torinesi. «Don Bosco qui si rivolgeva alla Madonna proprio come a una mamma». E molti altri santi hanno legato a questa chiesa la loro fede: «dal Cafasso al Cottolengo, dal Murialdo all’Allamano (che proprio a Maria Consolata volle affidare il suo ordine missionario) senza dimenticare Pier Giorgio Frassati». Questo terreno fertile ha nutrito anche papa Bergoglio, che in passato non mancava di far visita al santuario quando veniva a Torino. «Lo aspettiamo con un affetto speciale. E non sono solo le radici piemontesi a farcelo sentire vicino. Francesco è un uomo semplice, ma quanta profondità nelle sue parole e nei suoi gesti».