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venerdì 13 settembre 2024
 
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Alla mamma regalate un'azalea

09/05/2014  Nel giorno della sua festa si celebrano anche 30 anni di continui progressi nella cura dei tumori femminili. Ventimila volontati dell'Airc, con i ricercatori, distribuiranno 600 mila piantine di azalea in 3.600 piazze italiane.

Il cancro alla mammella colpisce una donna su otto. E si stima che in un anno in Italia si ammalino 48 mila donne. Ma oggi, a cinque anni dalla diagnosi, si sopravvive nell’87 per cento dei casi. Ed è quest’ultimo dato il senso vero della “battaglia”: la percentuale di sopravvivenza in aumento. E lo è perché dietro ci sono i fondi per la ricerca e una nuova “cultura” dello screening tempestivo, dell’attenzione verso la prevenzione.
Per questo il tradizionale appuntamento con l’Azalea della Ricerca proposto dall’Airc domenica 11 maggio è così importante: nel giorno della Festa della mamma si celebrano anche trent’ anni di progressi continui nella cura dei tumori femminili. Una giornata che sarà segnata da 20 mila volontari, affiancati dai ricercatori, per distribuire in 3.600 piazze circa 600 mila piantine di azalea, simbolo della lotta contro i tumori femminili.

Dai primi anni Ottanta a oggi, nonostante l’aumento di incidenza di alcune forme di cancro, si registra un tasso di curabilità elevato: nelle donne colpite da tumore al seno, sopravvivenza a 5 anni che arriva all’87 per cento; e al 68 per cento per il tumore della cervice uterina. «In questi trent’anni», sottolinea Maria Ines Colnaghi, direttore scientifico dell’Airc, «con i suoi sostenitori l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro ha dato un contributo straordinario al progresso della ricerca nel campo dei tumori femminili. Solo nel 2013 abbiamo investito in questo settore oltre 9 milioni di euro. E l’obiettivo della giornata dell’Azalea è raccogliere altri 9 milioni per garantire la continuità di oltre 90 progetti di ricerca».

Che cosa manca per migliorare ancora questi dati? In primo luogo una consapevolezza diffusa della necessità di aderire agli screening raccomandati e di abbandonare stili di vita scorretti (fumo, alimentazione sbagliata e sedentarietà), all’origine del 70 per cento dei tumori. Noi tutti, nel giorno della Festa della mamma, cosa possiamo fare? Con un contributo minimo di 15 euro possiamo scegliere l’unico regalo che dà forza alla ricerca: per arrivare a terapie d’eccellenza. Come quelle che ha avuto una mamma di due figli, G.D.F., la cui storia raccontiamo nelle pagine che seguono, che è guarita a Napoli con le cure migliori nate dalle ricerche finanziate con i fondi raccolti dall’Airc. È molto semplice. Il segreto è tutto qui.

 
 
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