Numerose, colorate e diverse le iniziative solidali per rendere la Festa
della mamma una giornata davvero speciale, non autoreferenziale. A cominciare
dalle rose, «i fiori più apprezzati e regalati al mondo, simbolo di amore,
devozione e legame eterne», fa notare l’organizzazione Fairtrade, che certifica
la provenienza dei fiori «da organizzazioni di Paesi in via di sviluppo, dove viene
garantito il rispetto dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente. Come
presso Ravine Karen Roses (Kenya), da dove arriva la maggior parte delle rose
Fairtrade che in Italia vengono importate da Flora Toscana e vendute
nei supermercati Coop, disponibili con gambo da 40 centimetri e 60
centimetri e in diverse varianti di colore (https://www.youtube.com/watch?v=4IUWziprl6Y&feature=youtu.be).
In occasione della Festa della mamma è possibile sostenere Amref con
donazioni e regali solidali, per garantire un futuro in salute a mamme e
bambini nell’Africa Sub-Sahariana, il luogo in cui è più pericoloso mettere al
mondo un bambino: nella regione, infatti, muoiono ogni giorno 400 donne per
complicazioni durante il parto e in gravidanza. Mentre per le donne europee e
nord-americane il rischio di perdere la vita è di 1 ogni 4.700, in quest’area
del continente africano la probabilità che una donna muoia in gravidanza o
durante il parto è di 1 su 40. La maggior parte dei problemi fatali che le
colpiscono sono prevenibili e curabili. Grazie al sostegno ricevuto nel 2015,
in Kenya, Amref ha formato circa 600 operatori sanitari, e ha assistito nelle
fasi pre e post parto e sensibilizzato 17.900 donne, nonché ristrutturato,
supportato e monitorato 56 dispensari.
Pensa
alla Cambogia l’associazione Ciai, che ha ideato con Carola Ghilardi una
t-shirt per la mamma e una per i figli per sostenere il progetto Equity
destinato a migliorare la vita delle madri e dei loro bambini; nel 2015 Ciai ha
realizzato 37 progetti in 12 Paesi per oltre 73 mila persone beneficiarie, di
cui la metà minorenni e giovani. Emergency, invece, propone di sostenere in
Afghanistan (dove ogni 100 mila nuovi nati muoiono circa 400 donne: 100 volte
il dato italiano) il Centro di maternità ad Anabah, nella valle del Panshir. «È
l’unica struttura dell’area a offrire assistenza ginecologica, ostetrica e
neonatale gratuita. Ma con 500 parti al mese, stava diventando troppo piccola.
Per questo, lo scorso settembre abbiamo iniziato i lavori di costruzione del
nuovo blocco, che sarà dedicato a Valeria Solesin. In accordo con la sua
famiglia, abbiamo deciso di intitolarle il nuovo Centro». Si può contribuire
acquistando il bracciale rosso di Emergency, felpe, magliette e altri gadget
sul sito shop.emergency.it.
Con
Cini Italia onlus (www.ciniitalia.org) si può adottare una mamma e salvare
il suo bambino in India, dove da 40 anni lavora per sostenere le donne durante
il periodo della gravidanza e nei primi due anni di vita del bambino,
«prevenendo la malnutrizione infantile sul nascere e assicurando un parto
sicuro attraverso un'adeguata assistenza sanitaria e nutrizionale. Grazie agli
interventi di Cini, la percentuale di nati con un peso inferiore ai 2,5 chilogrammi
si è addirittura dimezzata». E per l’8 maggio il gruppo di Azione contro la
fame ha lanciato la campagna “Mamme sane, bimbi sani”: «Abbiamo chiesto a dei
bambini per che cosa le loro mamme li hanno cresciuti sani e forti. le loro
risposte su www.azionecontrolafame.it/mammesanebimbisani».
Tornando in Italia, da oltre 50 anni la Lega del Filo
d’oro è accanto
a mamme forti e coraggiose e ai loro figli che non vedono, non sentono e con
disabilità gravi. Regalando un bracciale solidale WePositive, il portachiavi
Cuore o il nuovo bracciale Cruciani Filo Oro, si può contribuire ad aiutare
tanti bambini e adulti sordociechi.