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mercoledì 29 novembre 2023
 
Infanzia
 

Alla materna, giocare o prepararsi alla scrittura?

02/10/2022  «Ho bisogno di un parere sul programma della scuola materna di mio figlio, al nostro primo anno: si dà maggior spazio al gioco, alla corporeità, alla relazione. Il mio bimbo a quasi 4 anni e mezzo, non riesce a tenere bene la matita in mano. Gli altri genitori d sono divisi tra “va tutto bene” e “nessun progresso nei lavoretti e disegni”. Quindi?»

Ho bisogno di un parere sul programma che la scuola materna di mio figlio, al nostro primo anno: si dà maggior spazio al gioco, alla corporeità, alla relazione, posticipando al terzo anno il lavoro sul pregrafismo. Il mio bimbo, nato a gennaio, ha quasi 4 anni e mezzo, non riesce spontaneamente a tenere bene la matita in mano, la impugna e bisogna continuamente ricordargli di non farlo. I disegni, poi, sono a mio avviso poveri, il suo colorare è muovere alla rinfusa il pennarello dentro e fuori dai contorni. È figlio unico e non ho pertanto un parametro al quale fare riferimento. Gli altri genitori del secondo o terzo anno sono divisi tra “va tutto bene” e “nessun progresso nei lavoretti e disegni”. Io e mio marito non sappiamo se farlo disegnare e scrivere a casa, ma onestamente il bimbo ha più voglia di giocare e ci pare normale e giusto alle 17 del pomeriggio che lo faccia. Al colloquio le maestre dicono che va tutto bene, di aiutarlo a usare cose piccole per sviluppare la sua manualità fine. Che cosa ne pensate?

UNA MAMMA

Cara mamma, comprendo molto bene la tua apprensione, i punti di vista diversi dei genitori in merito, gli eventuali conflitti che potrebbero nascere con gli insegnanti. Tuttavia mi sento di tranquillizzarti e di invitarti ad assecondare i desideri di tuo figlio che legittimamente preferisce giocare. Ma il pregrafismo è lì, nascosto tra le pieghe della quotidianità: in tutte le attività che aiutano i piccoli a tracciare segni, a riconoscere forme e colori usando occhi e polpastrelli. Le maestre, dicendoti di stimolare tuo figlio a usare le piccole cose, ti hanno invitata proprio a questo. Quando il bambino rientra a casa, quindi, chiedigli di aiutarti a sbottonare la camicia, di aprire la cerniera; giocate insieme a ritagliare linee e figure con le forbici, incollate, usate i chiodini, costruite collanine di pasta, impastate una pizza. Poi, con il passare del tempo, lo puoi invitare a tracciare curve e linee rette con i colori, a collegare frecce, a seguire percorsi e labirinti. Per poter scrivere, il bambino ha bisogno prima di tutto questo, di coordinazione oculo-manuale, di organizzazione e orientamento spaziale, di capacità motorie. Sulla giusta impugnatura della matita, che si acquisisce attraversando diverse fasi, è bene invece lavorare anche a casa. Ti possono essere utili le matite triangolari, più grosse ed ergonomiche, oppure i gommini da infilare anche ai colori, con la sagoma dei 3 punti di appoggio per pollice, indice e medio. Ogni cosa, però, perché sia efficace, non deve mai smettere di essere un gioco.

(foto in alto: iStock)

 
 
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