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giovedì 27 marzo 2025
 
Adolescenti
 

Marijuana, ai ragazzi non dite che non fa male

04/09/2014  Allarme degli esperti sulla droga leggera più diffusa nel mondo: si rischia di minimizzarne i rischi soprattutto per i più giovani. Un monito per genitori e educatori.

La marijuana crea dipendenza in un ragazzo su due se viene fumata tutti i giorni e, secondo le ricerche effettuate sugli animali, favorirebbe l’accesso ad altre droghe. Si alza nuovamente “l’allarme marijuana” dalle prime pagine del Corriere della Sera dove Giuseppe Remuzzi, presidente della Società internazionale di Nefrologia, sottolinea una serie di preoccupanti risvolti dell’utilizzo di questa droga leggera, soprattutto per i più giovani.

«La marijuana dà assuefazione a un adulto su dieci fumatori abituali, per gli adolescenti assuefarsi è molto più facile, capita a un ragazzo su sei. Se uno fuma tutti i giorni assuefarsi è quasi la regola». E ancora: «la marijuana può dare sintomi di astinenza, come ansia, irritabilità, angoscia e perdita del sonno. Chi comincia presto, ne soffre più degli altri perché il cervello nelle fasi dello sviluppo è più vulnerabile». E se non bastasse, l’uso di marijuana interferisce con il rendimento a scuola. Così come aumenta il rischio di incidenti stradali, «subito dopo che si è fumato, Naturalmente associare cannabis e alcol è ancora peggio».
 
Non ha dubbi anche Claudio Risè, psicologo ed esperto di droghe leggere, in dialogo con la nostra rivista: «L’allarme è dell’Onu: per limitarne i danni ha voluto da tempo una convenzione che vieta agli Stati coltivazione, distribuzione e vendita di cannabis».  «I rischi più devastanti riguardano i minori, che oggi spesso incontrano lo spinello a 15 anni. A questa età il cervello è in formazione: memoria, attenzione, volontà vengono così indeboliti, come poi si vede dalla vita scolastica e familiare. Rischiando in seguito lo sviluppo di depressioni, psicosi, schizofrenia».     
Insomma, con la cannabis si può perdere la testa e, a volte, la vita.

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