Sono mamma anch’io e, accogliendo
l’invito di Renzi, mi sono decisa a
scrivere, come ha fatto l’altra mamma
su FC n. 25/2014. Da sempre ho creduto
nei valori della famiglia. A ventidue anni
mi sono sposata e il buon Dio ci ha
rallegrati con cinque bellissimi figli.
Sebbene con il mio primo figlio le cose
non sono andate troppo bene e sono entrata
in coma per un’infezione.
Al risveglio,
i medici dissero a mio marito che
per un lungo periodo non dovevamo
avere figli. Però, confidando in Dio, ne
sono venuti altri quattro, con nostra immensa
gioia. Certo, i sacrifici erano tanti.
Non avevamo le comodità di oggi, i
vestitini e le scarpe si passavano da un
figlio all’altro.
Lavavo tutto a mano e
mi alzavo prestissimo per stirare. I ragazzi
sono cresciuti bene e si sono diplomati.
Io e mio marito non abbiamo mai
pensato che il governo ci dovesse aiutare,
le tasse le pagavamo perché è un dovere,
se vogliamo che lo Stato ci renda i
servizi, come ospedali e scuole.
Tutti
dobbiamo rimboccarci le maniche e aiutare
i figli che chiedono solo studio, lavoro
e tanto amore.
TERESA V.
Non voglio prendere le parti di nessuno.
Anzi. L’unica cosa certa è che, finora,
tutti i Governi che si sono succeduti in questi
anni, compreso l’attuale, hanno mostrato
scarsa attenzione alla famiglia. Le famiglie
non devono chiedere l’elemosina allo
Stato. È chi governa che ha un dovere costituzionale
di dare gli aiuti necessari perché
le famiglie possano svolgere il proprio compito
di educazione e crescita dei figli. Impegno,
da sempre, ampiamente disatteso, in
assenza di una vera politica familiare.