Più di 5.000 giovani. Nonostante il freddo e la pioggia battente, una folla di giovani e giovanissimi ha colorato il centro di Perugia per la “due giorni” del Forum della pace svoltosi alla vigilia della Marcia della pace Perugia-Assisi. «Un evento unico, senza precedenti, è una grande “Università della pace”», ha detto Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace.
Studenti, ma non solo. Al Forum hanno partecipato anche insegnanti, presidi, esponenti di gruppi e associazioni, e amministratori locali da tutta Italia. Seminari, laboratori, work-shop (oltre una cinquantina di incontri e iniziative); l'intero programma ha avuto un unico filo conduttore: «riscoprire insieme cosa vuol dire “fare pace”» a tutti i livelli, «dal proprio quartiere fino all’Onu».
Insomma, due giorni dedicati all’approfondimento dei grandi temi (la cittadinanza, la Costituzione, i conflitti, la povertà, i diritti umani, la scuola, l’informazione e la Tv, il lavoro, le mafie e la legalità, l’immigrazione, il disarmo, l’ambiente, i beni comuni), ma dedicati anche alle aree di crisi più acuta del nostro pianeta (l’Africa, Israele e Palestina, l’Iraq, l’Iran, l’Afghanistan). Il Forum della pace ha avuto l’adesione di 1.130 fra scuole, associazioni, enti locali e gruppi della società civile, provenienti da 635 città e paesi italiani. Una presenza rappresentativa di ogni realtà del nostro Paese, che ha visto la partecipazione di delegazioni provenienti da tutte le province (tranne due) del nostro Paese.
Tra le iniziative del Forum anche il progetto “100 giovani per la pace”, realizzato dalla Tavola della pace insieme all’associazione Terra del Fuoco. Il progetto ha raccolto 100 storie di giovani di tutta Italia che hanno messo in atto negli ambiti più diverse iniziative e azioni concrete per promuovere i valori della giustizia, dei diritti umani, della solidarietà, della responsabilità civile e sociale. Queste storie di “costruzione della pace nel quotidiano” sono state raccolte in uno snello libretto, dal titolo: “Le 100 storie, i giovani che cambieranno l’Italia”.
Al Forum hanno partecipato anche stranieri provenienti da una trentina di Paesi, alcuni dei quali immigrati e residenti in Italia. Tra questi, il gruppo di giovani artisti e acrobati della comunità di Koinonia di padre Renato Kizito Sesana, che opera per il recupero dei ragazzi di strada di Nairobi, la capitale del Kenya. Hanno presentato lo spettacolo “Simba na mende” (Il leone e lo scarafaggio, tratto da una fiaba africana sul tema della pace).