La fede popolare non è andata in pensione. Anzi. E, sulle orme del Vaticano II che ne chiedeva una “purificazione” dai retaggi più legati a forme di superstizione e folclore, per preservarne invece il nucleo di religiosità profonda, i teologi tornano a discuterne. Lo faranno a Napoli, dal 25 al 26 febbraio, nel corso di studi organizzato dalla Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale (sezione San Luigi). Due giorni per riflettere, scrivono gli organizzatori su come la «religiosità popolare attraversi ancora oggi i vissuti delle parrocchie soprattutto del Sud Italia». Una manifestazione che, ben lungi dall'essere sradicata, mostra invece una vitalità che è frutto di «radicamento culturale e di una capacità di fede che essa custodisce e trasmette alle nuove generazioni». Ad aprire i lavori sarà don Carmelo Torcivia, professore di teologia pastorale presso la Facoltà teologica dell'Italia meridionale, con una relazione sul tema La fondazione teologico-pratica della fede popolare.
Sarà importante, infatti, non solo riflettere sulla religiosità popolare, da molti ancora vista come qualcosa di passato o pericoloso, ma individuare, partendo dalle sue radici teologiche, possibili percorsi pastorali.
Al Convegno, destinato a docenti e studenti di Teologia e di Antropologia, ai responsabili delle Confraternite e della pastorale diocesana e parrocchiale, ma anche «a tutti coloro che sono interessati a una più profonda comprensione della religiosità popolare nel contesto del Mediterraneo», ci si potrà iscrivere entro la mattina del 25 febbraio scrivendo a religiositapopolare@gmail.com. Sarà garantita anche la partecipazione online.
Nel corso della due giorni sono previsti gli interventi di Valerio Petrarca, professore di Antropologia culturale presso l’Università degli Studi “Federico II” di Napoli, di Laura Faranda, professoressa di Antropologia Culturale presso l’Università degli studi “La Sapienza” di Roma, di Enzo Appella, professore di Sacra Scrittura presso la Pftim, Giuseppe Ruggieri, professore emerito di Teologia fondamentale presso lo Studio teologico “San Paolo” di Catania, Emilio Salvatore, professore di Sacra Scrittura presso la Pftim, del gesuita Daniel Cuesta Gomez, di Paolo Carrara, professore di Teologia pastorale presso la Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale di Milano, di Francesco Zaccaria, professore di Teologia pastorale presso la Facoltà teologica Pugliese - Molfetta, del gesuita Jean Paul Hernandez, professore di Teologia presso la Pftim.
«Il Convegno», specificano i promotori, «si colloca nell’ambito del Progetto di ricerca: “
Il Mediterraneo come luogo teologico”, sostenuto dal Servizio nazionale per gli Studi superiori di teologia e di scienze religiose della Conferenza episcopale italiana.