Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
venerdì 25 aprile 2025
 
 

Alleanza contro la povertà

11/11/2013  Una iniziativa delle Acli con la collaborazione della Caritas e di altre associazioni per aiutare quell'8 per cento di popolazione in povertà assoluta.

Raddoppiate in sette anni. Le persone residenti nel nostro Paese che vivono in povertà assoluta sono l'8 per cento, contro il 4,1 del 2005.

Contro questa disperazione in aumento è nata l’Alleanza contro la Povertà. L'idea del professor Cristiano Gori, dell’università Cattolica di Milano, ha avuto l'adesione di un numero molto ampio di soggetti sociali, sindacali, del terzo settore, istituzionali.

Tra questi le Acli, che hanno per prime promosso l'iniziativa, insieme con la Caritas. Un sodalizio molto ampio (che comprende anche l'Anci, Action Aid, l'Azione cattolica italiana, Cgil-Cisl- Uil, Cnca, Comunità di S. Egidio, Confcooperative, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Federazione nazionale Società di San Vincenzo De Paoli, Fio-Psd, Fondazione Banco Alimentare, Forum Nazionale del Terzo Settore, Lega delle Autonomie, Movimento dei Focolari, Save the Children, Jesuit Social Network) che vuol promuovere adeguate politiche contro la povertà assoluta.

Una povertà che per l'Italia appare strutturale e che dunque, con ogni probabilità resterà anche dopo la fine della crisi economica mondiale. A cominciare dalla legge di stabilità il cartello propone una maggiore attenzione ai poveri e l'avvio di un Piano nazionale contro la povertà che preveda delle misure economiche a sostegno delle famiglie in povertà assoluta partendo da quelle più deboli e includendo gradualmente tutte quelle in stato di bisogno.

La prestazione monetaria dovrebbe essere accompagnata da erogazione di servizi volti a far acquisire autonomia e a dare formazione e cura (servizi per l'impiego, contro il disagio psicologico e sociale, ecc). Si chiede inoltre la sperimentazione di nuove social card che seguano il principio del dare prima a chi sta peggio. Anche se si vogliono evitare guerre tra poveri e si chiede dunque che i finanziamenti contro la povertà assoluta si trovino senza tagliare ad altre fasce deboli.   

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo