- «Sanremo quest’anno doveva essere cancellato? La manifestazione dà lavoro a migliaia di persone e, purtroppo, rinunciare al festival non avrebbe certo aiutato a riaprire i cinema, i teatri e le sale da concerto. Sanremo non è insensibile a tutto questo». In un’intervista a Famiglia Cristiana, sul numero in edicola,da govedì 25 febbraio, Amadeus risponde così a chi critica la scelta di non aver rimandato la manifestazione. Il conduttore aggiunge che chiamerà sul palco dell’Ariston artisti che raccontino quanto sia importante che il settore della cultura riparta al più presto. Stesso discorso per i lavoratori degli altri settori: «Ho moltissimi amici ristoratori che sono disperati. Bisogna trovare un difficilissimo equilibrio tra la lotta al virus e il lavoro, senza il quale non si vive comunque. Però ripeto: non è che chiudendo Sanremo poi riaprono i ristoranti».
Amadeus aggiunge che, in una situazione come quella che stiamo vivendo, Sanremo può portare un momento di serenità nelle case di tanti italiani: «Molta gente mi dice di essere felice che il Festival si faccia, perché almeno per cinque giorni ci sarà un’oasi di serenità, di leggerezza, in mezzo alle brutte notizie che sentiamo da un anno».
Tra gli altri protagonisti del Festival, c’è molta curiosità per la presenza di Zlatan Ibrahimovic. Così Amadeus parla del campione del Milan: «Quando l’ho incontrato la prima volta l’ho visto arrivare dall’alto dei suoi quasi due metri e devo dire che incute un certo timore. Invece è molto simpatico ed educatissimo, e vorrei che anche la gente lo scoprisse. In più conosce bene la musica italiana». Cosa farà mercoledì 3 marzo, quando ci sarà in programma Milan-Udinese?. «I tifosi del Milan possono stare tranquilli. Ibra giocherà e poi tornerà qui. Anche a mezzanotte, ma ci sarà».