Fiorello e Amadeus insieme durante il benvenuto organizzato nel Casinò di Sanremo (foto nell'articolo Ansa)
Parafrasando le parole dell’amico Fiorello, che con Tiziano Ferro lo accompagnerà in tutte le serate di Sanremo, com’è stato possibile che nel giro di una settimana il mite Amadeus, che da decenni entra con il suo garbo tutte le sere nelle nostre case, si sia trasformato nell’«uomo più cattivo d’Italia»? Lui giura di essere «concentratissimo solo sulle prove. Non posso occuparmi delle polemiche, perché altrimenti sottrarrebbero tempo al mio lavoro. E aggiunge che «Fiorello con la sua ironia ha smontato le strumentalizzazioni che sono state amplificate da Internet e dai social. Mi dispiace solo se qualche donna si è sentita offesa da tutto questo tam tam».
Ricapitoliamo quanto è avvenuto. Durante la conferenza stampa di presentazione del Festival, il direttore artistico e conduttore, nel presentare le donne che lo affiancheranno nella conduzione, ha elogiato una di loro, Francesca Sofia Novello, modella e fidanzata di Valentino Rossi, «per la sua capacità di stare vicino a un grande uomo stando un passo indietro, malgrado la sua giovane età. Addosso ad Amadeus sono subito piovute accuse di sessismo, di considerare le donne solo come belle statuine. Poi è scoppiato il caso di Junior Cally, il rapper romano mascherato in gara tra i campioni. È saltata fuori una sua canzone del 2017, Strega, in cui con un linguaggio osceno si descrive con compiacimento un femminicidio. Per una volta i politici di tutti gli schieramenti si sono trovati d’accordo nel chiedere la sua esclusione dalla gara. Cosa che invece non è avvenuta.
L'intervista: Amadeus risponde alle polemiche, dal sessismo alle polemiche. E sul suo Sanremo...
Partiamo dal “passo indietro”. Perché dici di essere stato frainteso?
«Ho solo riportato alla lettera le parole che la stessa Francesca mi aveva detto la prima volta che ci siamo incontrati, con cui voleva sottolineare il fatto che non voleva approfittare della fama del suo compagno per ottenere maggiore visibilità. Io ho apprezzato molto questa discrezione, ma se mi sono espresso male nel riportarla chiedo di nuovo scusa.
Passiamo a Junior Cally. Perché è giusto secondo te che resti in gara?
«Una premessa: io sono pazzo del rap, una musica amata da tanti giovani ma non solo, e per questo penso sia giusto che sia presente anche a Sanremo. In tutto il mondo il rap è un linguaggio di protesta, di provocazione, che in alcuni casi può risultare anche violento. Quando ciò accade non lo accetto. Junior Cally ha spiegato che quella canzone l’ha scritta tre anni fa, in un periodo diverso della sua vita, e che trova insopportabile la sola idea della violenza sulle donne. Io non la conoscevo, mentre mi è piaciuta moltissimo quella che sarà in gara. Penso che un artista vada giudicato per il presente, non per un pezzo da cui tra l’altro ha preso le distanze. Purtroppo in molti hanno creduto che lui si sarebbe presentato a Sanremo con una canzone che incita al femminicidio: sarei stato un folle a selezionarlo.
Polemiche a parte, come sarà il tuo Sanremo? Perché ancora la lista degli ospiti non è completa?
«Ho avuto l’incarico ad agosto, mentre di solito si parte due mesi prima. E poi non sempre abbiamo navigato con il vento a favore: nonostante il sostegno che ho sempre ricevuto dalla Rai, in mezzo ci sono stati un cambio di direttore di rete e le elezioni regionali: i ritardi e anche le polemiche sono state figlie di questo clima. Comunque siamo in trattativa per avere un grande ospite internazionale, della musica o del cinema. E sono orgoglioso di aver ripristinato la sezione Nuove Proposte, giovani in cui credo e che per questo non saranno relegati a notte fonda. Vedrete, sarà un Festival pieno di sorprese».
Le canzoni in gara, a parte alcune, non affrontano temi sociali. Non ti sono arrivate o è stata una tua scelta?
«Ho scelto semplicemente quelle che mi sembrano più belle. Non basta scrivere un testo che affronti un tema sociale per scrivere una bella canzone. Posso però anticipare che si parlerà molto di quanto sta accadendo nella società, al di fuori dei brani in gara. E le donne avranno un ruolo centrale».
Nello spot del Festival ti vediamo “crescere” con le canzoni di Sanremo. Qual è quella che più hai nel cuore?
«Tutto quello che un uomo di Sergio Cammariere. Era il 2003, ero fidanzato con Giovanna (Civitillo, sua moglie dal 2009, ndr) da pochissimo e facevo parte della giuria di qualità del Festival. Ogni sera la chiamavo al telefono e ascoltavamo insieme questa bellissima canzone».
Ma sei davvero così stonato come si vede nello spot?
«Sì, e in più adoro cantare. Il peggio che possa capitare».
(tratto da un articolo pubblicato in origine su FC5 del 2020)