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venerdì 17 gennaio 2025
 
angelus
 

Anche il Papa prega per i migranti morti e per i soccorritori

26/02/2023  Francesco, affacciandosi dalla finestra del palazzo apostolico ricorda i sopravvisuti e quanti hanno perso la vita in mare nel naufragio a largo delle coste calabresi. Prima ha ricordato, spiegando il Vangelo, che dobbiamo stare attenti al diavolo che vuole dividerci da Dio e dai nostri fratelli

Anche papa Francesco prega per i morti nel naufragio avvenuto a largo di Cutro,  sulla costa calabra. «Questa mattina», dice al termine della preghiera dell’Angelus, «ho saputo con dolore del naufragio nel crotonese. Sono stati recuperati già quaranta morti tra cui molti bambini, prego per ognuno di loro, per i dispersi, e per gli altri migranti sopravvissuti. Ringrazio quanti hanno portato soccorso e coloro che stanno dando accoglienza. La Madonna sostenga questi nostri fratelli e sorelle».

Prima aveva spiegato il Vangelo del giorno, quello della prima Domenica di Quaresima, che parla delle tentazioni di Gesù da parte del diavolo. «Diavolo significa “divisore”. Il suo nome ci dice quello che fa: divide. È ciò che si propone anche tentando Gesù. Vediamo allora da chi lo vuole dividere e in che modo. Da chi il diavolo vuole dividere Gesù? Poco prima di essere tentato, ricevendo il Battesimo da Giovanni al Giordano, Gesù era stato chiamato dal Padre “il Figlio mio, l’amato” e lo Spirito Santo era sceso su di Lui in forma di colomba. Il Vangelo ci presenta così le tre Persone divine unite nell’amore. Non solo: Gesù stesso dirà di essere venuto nel mondo per rendere anche noi partecipi dell’unità che c’è tra Lui e il Padre». È questa unità che il diavolo vuole dividere. Vuole approfittare della sua condizione umana per metterlo alla prova e instillargli «tre “veleni” potenti» che sono « l’attaccamento, la sfiducia e il potere». Attaccamento ai bisogni, la sfiducia nel fatto che il Padre voglia davvero il suo bene, infine il potere, cioè il non aspettare i doni, ma cercare di accaparrarsi tutto con le proprie forze. Anche per noi queste sono tre tentazioni forti e pericolose «che il diavolo usa per dividerci dal Padre e non farci più sentire fratelli e sorelle tra noi, per portarci alla solitudine e alla disperazione». Ma Gesù vince queste tentazioni evitando di discutere con il diavolo e rispondendo, invece, solo con la Parola di Dio. «Cita tre frasi della Scrittura che parlano di libertà dalle cose (cfr Dt 8,3), di fiducia (cfr Dt 6,16) e di servizio a Dio (cfr Dt 6,13), tre frasi opposte alle tentazioni. Non dialoga con il diavolo, non negozia con lui, ma respinge le sue insinuazioni con le Parole benefiche della Scrittura». Il Papa chiede anche a noi di fare così perché il diavolo «non lo si sconfigge trattando con lui, ma opponendogli con fede la Parola divina. In questo modo Gesù ci insegna a difendere l’unità con Dio e tra di noi dagli attacchi del divisore. E noi abbiamo bisogno di unità!». Per questo il Papa invita a leggere la Parola di Dio e a farsi aiutare nelle proprie debolezze. «Se ho un vizio», dice, «o una tentazione ricorrente, perché, facendomi aiutare, non cerco un versetto della Parola di Dio che risponda a quel vizio? Poi, quando arriva la tentazione, lo recito, lo prego confidando nella grazia di Cristo. Proviamo, ci aiuterà nelle tentazioni perché, tra le voci che si agitano dentro di noi, risuonerà quella benefica della Parola di Dio».

Come ogni domenica poi, il Papa saluta i fedeli in piazza e chiede di non dimenticare la martoriata Ucraina. Nel pomeriggio cominceranno per lui e per la curia romana gli esercizi spirituali in vista della Pasqua.

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