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domenica 06 ottobre 2024
 
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Anche la prevenzione è un atto di solidarietà

20/12/2023  Un ospedale itinerante completo di ambulatori messo a disposizione nelle piazze della Penisola per permettere ai cittadini di usufruire di controlli gratuiti

Salvatore Butti.
Salvatore Butti.

Gli italiani si curano poco e la loro salute è sempre più a rischio. Secondo uno studio realizzato dal Gruppo Stada, azienda farmaceutica europea, in Italia da 25 anni, oltre quattro italiani su dieci non si sottopongono ad alcun tipo di controllo preventivo o screening. I motivi? Mancanza di consapevolezza sui possibili effetti per la salute, ma soprattutto perché andare in farmacia o in un ambulatorio significa metter mano al portafoglio. L’indagine è stata condotta da Human8 per conto del Gruppo Stada, sottoponendo a un’intervista duemila italiani tra marzo e aprile 2023. A rimandare le cure in Italia sono in particolare uomini tra i 18 e i 34 anni, il 42 per cento di loro non effettua mai nessun tipo di controllo medico, mentre quasi la metà degli italiani va dal medico più gettonato, cioè il dentista, ed esegue ciclicamente le analisi del sangue.

Controlli che oggi sono quasi sempre raccomandati a uomini e donne e che, se eseguiti con periodicità, possono spesso salvare la vita. E se poi quasi 7 donne italiane su 10 eseguono visite ginecologiche o controlli per tumore alla mammella, sono solo 4 sui 10 gli uomini al di sopra dei 55 anni che eseguono controlli alla prostata. Ma non ci sono soltanto risultati negativi perché lo studio imostra che dopo gli anni difficili del Covid-19 il benessere mentale e fisico degli italiani è aumentato e con questo anche la qualità del sonno: due italiani su tre sostengono di riposare bene durante la notte.

L’impatto sociale dello studio condotto da Eg Stada è in linea con le iniziative sul territorio del Gruppo per favorire la prevenzione, perché è necessario prendersi cura delle persone. Così è nato il “Tour della salute” dal 15 aprile al 30 ottobre scorsi in 20 città italiane, da Sesto San Giovanni a Palermo. In ogni piazza è stato allestito un ospedale itinerante con sei ambulatori che hanno permesso ai cittadini di usufruire di controlli gratuiti. Dalla visita del cardiologo, al dermatologo, al nutrizionista, al reumatologo fino allo psicologo. Con uno spazio dedicato anche agli amici a quattro zampe: il pet corner con veterinari. All’interno del Tour un grande spazio è stato riservato alle attività sportive aperte a studenti e famiglie. «Abbiamo pensato all’edizione 2023 focalizzandoci sulla prevenzione primaria e sulla valorizzazione dei fattori protettivi partendo da una serie di determinanti scelte degli italiani, di tipo economico, sociale e ambientale», spiega Giuliano Lombardi presidente del comitato scientifico del “Tour della salute”. Tra le altre iniziative il Gruppo Stada ha dato il via a “In farmacia per i bambini” con la Fondazione Rava-Nph Italia Ets, raccogliendo farmaci pediatrici da banco, alimenti e prodotti per l’infanzia. Iniziativa, quella per i più piccoli, in linea con la Giornata di raccolta del farmaco per andare incontro alle esigenze dei più fragili e di tutti coloro che hanno difficoltà ad accedere alle cure mediche. Si è invece da poco concluso il Caring Day che il 12 dicembre ha visto 12 dipendenti di Eg Stada in prima linea per donare il sangue in un’autoemoteca proprio nella sede del Gruppo. La cura delle persone è intesa dall’azienda a 360 gradi perché, quando si ha a che fare con la salute, non bisogna tralasciare alcun aspetto. Eg Stada ha così ottenuto per il biennio 2023-24 la certificazione di Health Friendly Company da parte di Fondazione Onda - Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, entrando a far parte di una rete internazionale di aziende che si sanno prendere cura delle persone a cominciare proprio dai dipendenti e valorizzando la centralità dell’uomo in ogni contesto.

«Prendersi cura della persona e del suo benessere. Il nostro obiettivo è quello di essere ogni giorno al fianco dei nostri interlocutori siano essi operatori sanitari o pazienti, i nostri primi alleati in un progetto di salute. Per farlo occorre impegnarsi in progetti di partecipazione attiva e in questo le aziende possono fare tanto. Noi abbiamo coinvolto i nostri dipendenti facendogli fare i volontari e l’iniziativa ha avuto grande successo», spiega Salvatore Butti, general manager e managing director di Eg Stada Group.

 
 
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