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giovedì 10 ottobre 2024
 
TV
 

Quando Dario Fo faceva spot per Palazzo Chigi

24/03/2016  La programmazione speciale di Rai 5 per omaggiare il premio Nobel: dagli archivi sono saltate fuori delle vere e proprie chicche, che si alternano a spettacoli e film.

I mille volti di Dario Fo nell’omaggio che Rai 5 gli dedica nel giorno del suo novantesimo compleanno con una programmazione speciale. Si parte alle 16.30 con “Michelangelo, tegno nelle mani occhi e orecchi”. Dal Teatro Romano di Fiesole, Dario Fo racconta il genio di Buonarroti. Dalle 19.15, invece, una serie di titoli rari che raccontano il contributo di Fo alla nascita della televisione. L'autore, infatti, dopo aver cominciato a collaborare alla radio, nel 1952 e, ha partecipato ai primi programmi sperimentali nelle sedi di Torino e di Milano a partire dal 1953. Ne sono esempio due opere del 1959 recuperate e restaurate da Rai Cultura: Monetine da cinque lire di Paolo Emilio D'Emilio, con Fo che interpreta la storia comico - amara di un povero impiegato e della sua delusione d’amore; e la “Farsa per clown” scritta e interpretata con Franca Rame, Gli imbianchini non hanno ricordi, ambientata in una “casa chiusa” negli anni Cinquanta, subito dopo l’approvazione della legge Merlin e registrata in una delle puntate del Mattatore condotto da Vittorio Gassman.

In più, due vere e proprie chicche, scritte in chiave paradossale e comica: sei cortometraggi istituzionali, di cui Fo è autore e sceneggiatore, programmati dalla Presidenza del Consiglio come educazione e invito al voto per le elezioni del 1958. Si comincia con “Tutto da rifare”, la storia di due amici che parlano di politica, evidenziando il problema dell’ignoranza e del disinteresse degli italiani nei confronti delle elezioni, e si prosegue con “Barba e campanile” in cui un barbiere miope e un suo cliente immaginano le elezioni dei secoli passati, e “La lezione di papà”. E ancora, “Dente senza giudizio”, una coppia di coniugi, al ristorante, discute animatamente sull’argomento del dente del giudizio, “Il pignolo prudente”, in cui un uomo spiega l’importanza di controllare il certificato elettorale prima di recarsi alle urne; e “Amore ed elezioni”, l’appuntamento elettorale visto da un padre, una madre, una figlia e il suo pretendente. 

In prima serata verrà riproposto “La fantastica storia di Chagall”, in onda alle 21.15, ultimo lavoro della serie dedicata ai grandi protagonisti della pittura occidentale. Fo, partendo dai propri ricordi personali, ricostruisce l’itinerario del poetico e immaginifico artista russo, tra biografia e interpretazione critica. La serata è stata registrata al Teatro Grande di Brescia lo scorso 16 gennaio. L’omaggio si conclude, alle 23.00, con il film “Lo svitato”, realizzato nel 1956 da Carlo Lizzani, e interpretato da Dario Fo, Franca Rame e Georgia Moll che vede il futuro premio Nobel nei panni di Achille, fattorino in un giornale milanese della sera.

 
 
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